I Boston Celtics potranno anche essere prive delle loro due stelle nominali, ma sono ancora in corsa per un posto alle Finals, e vogliono fare di tutto per raggiungerle. Nella gara-1 delle finali della Eastern Conference contro i Cleveland Cavaliers, gli uomini di Brad Stevens hanno messo subito le cose in chiaro, con un parziale che nel primo quarto li ha portati a un vantaggio nell’ordine dei venti punti. Da lì in poi, la strada è stata sostanzialmente spianata, vista la mancanza di reazione d’orgoglio dei Cavs, se non nella chiusura del terzo quarto.
Trascinatori, come sempre in questi playoff, Al Horford e Jayson Tatum, impressionante per la sua maturità che ha ben poco in comune con quella che è la classica definizione di rookie. Un successo importante anche a livello psicologico per i Celtics, che hanno potuto spezzare una serie di sei sconfitte interne consecutive contro LeBron James, e adesso sono davvero pronti a giocarsi le loro carte in ottica qualificazione alle Finals.
Per King James, invece, muso lungo e tanta voglia di invertire la rotta già in gara-2: i Cavs stasera sono stati troppo brutti per essere veri, arrendendosi di fatto alla primissima difficoltà. Da mercoledì notte non sarà più possibile un atteggiamento del genere, se non si vuol prendere un’altra imbarcata.