Simon Yates si prende il Gran Sasso. Sul traguardo del massiccio abruzzese, a oltre 2000 metri d’altezza, nel primo vero banco di prova per gli uomini di classifica dopo l’antipasto sull’Etna, il britannico conferma le impressioni iniziali, mostrando una gamba migliore rispetto a tutti i rivali per il successo finale, pungendo nel finale Pozzovivo e Pinot, gli unici in grado di tenere il passo. Giornata molto negativa per Fabio Aru e Chris Froome, che accusano oltre un minuto dal leader della corsa, e avranno bisogno di un colpaccio per rientrare in gioco per la vittoria.
Ad accendere la corsa, dopo pochi chilometri, ci pensa un nutrito gruppo di 14 ciclisti, tra cui i soliti Belkov e Ballerini, anime delle fughe che hanno caratterizzato questi primi dieci giorni di Giro. I battistrada prendono tranquillamente il largo, portando il proprio vantaggio anche oltre il tetto dei cinque minuti, ma poi è l’azione dell’Astana, in testa al plotone, ad accorciare il distacco in maniera drastica, mentre davanti la scalata verso Calascio inizia a fare selezione.
L’ultimo ad arrendersi è il bergamasco Fausto Masnada, che fino a 3,5 km dal traguardo aveva sognato l’impresa, ma viene riagganciato dal gruppetto dei migliori, che continuano a punzecchiarsi con scatti senza troppe pretese, mentre Froome e Dumoulin faticano a contenere i danni. Alla fine, Pozzovivo lancia l’allungo, seguito a ruota da Pinot, Chaves, Carapaz e Yates, che va a chiudere la prima settimana aumentando il vantaggio sugli altri uomini di classifica, anche grazie all’abbuono di 10”.
L’ordine d’arrivo
1) S. Yates
2) T. Pinot
3) E. Chaves
4) D. Pozzovivo +4”
5) R. Carapaz
6) D. Formolo +10”
7) G. Bennett +12”
8) T. Dumoulin
9) A. Lopez
10) G. Ciccone +24”
La classifica
1) S. Yates
2) E. Chaves +32”
3) T. Dumoulin +38”
4) T. Pinot +45”
5) D. Pozzovivo +57”
6) R. Carapaz +1’20”
7) G. Bennett +1’33”
8) R. Dennis +2’05”
9) P. Bilbao +2’05”
10) M. Woods +2’25”