Se l’accordo sul nucleare dovesse decadere in via definitiva, Teheran è pronto a riprendere l’arricchimento dell’uranio su scala industriale. Ad avvertire l’Occidente della manovra è il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, le cui parole sono state riportate dalla Cnn.
Rohani, da parte sua, spera di salvare l’accordo attraverso consultazioni con i partner internazionali, ma al tempo stesso si starebbe preparando a riprendere il programma nucleare.
Il doppio binario di Teheran: dialogo con l’Europa e programma di riarmo
Dunque, è chiaro. Teheran viaggia su un doppio binario. Vuole rassicurazioni sull’intesa da parte dell’Europa e, intanto, attiva in via preventiva un programma di riarmo. Per questo, Rohani avrebbe avvertito l’Organizzazione dell’Energia Atomica dell’Iran di adottare tutte le misure necessarie per preparare l’Iran a perseguire l’arricchimento dell’uranio senza restrizioni.
Intanto, dopo il sollevamento del parlamento, la protesta si accende nelle piazze di Teheran e in quelle di tutto il paese. La decisione di Trump sconvolge l’opinione pubblica iraniana. Dopo la preghiera del venerdì, infatti, la gente si è riversata in massa nelle strade, dando fuoco alle bandiere a stelle e strisce. Le immagini, riprese dalla Cnn, scorrono già sugli schermi di tutto il mondo.
Le speranze dell’Europa, Mogherini a Firenze: “Dobbiamo fare tutto quello che possiamo”
L’Europa, invece, un tempo chiamata a mediare tra Trump e Rohani, intende riaffermare il suo ruolo di partner con l’Iran. Il parere a Bruxelles, come a Parigi e Berlino, è unanime: l’accordo va mantenuto. “Se non ci fosse più, ci sarebbero conseguenze disastrose. Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per mantenerlo”. Così avverte Federica Mogherini, nel suo intervento all’edizione fiorentina di ‘The State of Union‘. L’Alto Rappresentato per gli Affari Esteri, a Firenze, ha voluto affermare che l’impegno europeo deve essere concorde e comune. “Nessun paese da solo può disfare l’accordo o distruggerlo”, ha aggiunto la Mogherini, da giorni ormai al centro del dibattito.
Ma sono in molti, a Teheran, a voler voltare le spalle a Bruxelles. L’ayatollah Ahmad Khatami non ha usato mezzi termini, rivolgendosi agli studenti dell’università. “L’Iran non può fidarsi degli europei”, ha tuonato durante la cerimonia che, questa mattina, chiudeva la pregheria universitaria del venerdì. Contro Israele, poi, ha pronunciato una frase inquietante, destinata a suscitare timori. “Espanderemo la nostra capacità missilistica, nonostante le pressioni occidentali, per far sapere a Israele che se si comporta stupidamente, Tel Aviv e Haifa saranno totalmente distrutte”.