Ancora una volta Jean-Luc Godard aleggia sul Festival di Cannes senza essere presente. Il regista 87enne partecipa al concorso con Le livre d’image (Il libro dell’immagine) senza comparire sulla Croisette rimanendo nella sua roccaforte in un borgo svizzero. D’altronde il regista è da sempre in conflitto con il festival francese, da lui apostrofato come “convegno di dentisti”, avendolo boicottato in più di un’occasione.
La prima, storica, cinquant’anni fa quando nel burrascoso ’68 lo interruppe insieme ai colleghi della Nouvelle Vague, i terribili “giovani turchi”. E un’altra, più recente, di quattro anni fa quando vinse il Gran Premio della giuria per Addio al linguaggio, presentato al concorso nonostante fosse assente.
Eppure il Festival di Cannes trova sempre il modo di omaggiarlo in qualche modo. Lo fece Hazanavicius l’anno scorso con il suo biopic Il mio Godard e quest’anno per manifesto ufficiale del festival è stato scelto il bacio tra Jean-Paul Belmondo e Anna Karina tratto dal film di Jean-Luc Godard Il bandito delle 11 del 1965.