“Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni“. Con queste parole il portavoce militare israeliano, Jonathan Conricus, ha “presentato” il raid siriano contro diversi obiettivi militari di Teheran. “Il nostro intento non era di provocare vittime, ma di colpire infrastrutture”. “I danni inflitti sono molto significativi e all’Iran occorreranno mesi per ripararli, aggiunge Conricus.
Al termine degli attacchi “tutti gli aerei israeliani hanno fatto ritorno alle loro basi”, ha affermato il portavoce. “Abbiamo difeso la nostra sovranità”, ha detto ancora Conricus riferendosi al lancio della scorsa notte dalla Siria di 20 razzi iraniani di tipo Grad e Sajer verso le alture del Golan.
“Gli ordini di quell’attacco – ha precisato – sono stati impartiti dal generale iraniano Qassem Suleimani. Il loro lanciarazzi era situato a Kisweh, presso Damasco, a circa 30 chilometri dal nostro territorio”. Conricus ha precisato che Israele ha informato tempestivamente la Russia dell’attacco aereo contro le postazioni iraniane in Siria. “Non siamo disposti ad accettare una presenza iraniana a ridosso del Golan e nemmeno in Siria”.
Nelle ore precedenti all’attacco israeliano, circa 20 razzi sono stati lanciati dalla forza Al Quds iraniana verso postazioni israeliane di prima linea sulle Alture del Golan, alcuni dei quali intercettati dal sistema di difesa antimissili israeliano Iron Dome. Il portavoce militare israeliano ha definito l’attacco iraniano contro Israele come “molto grave“. I missili sono stati lanciati alle ore 00.10 locali (le 23:10 in Italia).
”Sono state prese di mira diverse basi militari” ha aggiunto, mentre le località dove vivono civili sul Golan non sono state coinvolte. ”Non ci sono state vittime e i danni finora sono limitati”, ha detto ancora Conricus che ha aggiunto che Israele ”ha reagito”, ma non è entrato nei dettagli. ”Questo episodio ancora non è terminato”, ha osservato.
In risposta ad una domanda se il lancio dei ”20 proiettili o razzi” da parte iraniana fosse la reazione attesa da giorni (per un attacco alla base aerea T4 in Siria, attribuito dall’Iran ad Israele, in cui il mese scorso morirono diversi militari iraniani) Conricus ha risposto: ”È troppo presto stabilirlo”. In questa fase, ha concluso, ai civili israeliani sul Golan non sono state date nuove istruzioni.