Chi l’avrebbe mai detto: i kiwi sono a rischio e se nessuno potrà raccoglierli in tempo andranno a male, marcendo irrimediabilmente. Una notizia partita dalla Nuova Zelanda e che in queste ultime ore sta facendo il giro del mondo, preoccupando i sindacati e il primo ministro Jacinda Ardern.
Kiwi a rischio in Nuova Zelanda
Il governo ha fatto sapere che servirebbero almeno 1.200 raccoglitori per evitare di far marcire i frutti e per scongiurare che ciò avvenga ha chiesto aiuto ai turisti. Per questo motivo, obiettivo del governo è quello di estendere i visti per permettere ai vacanzieri di rimanere più tempo in Nuova Zelanda e dare una mano all’agricoltura.
Un lavoro per nulla semplice, ma molto duro dal punto di vista fisico. Il salario minimo ammonta a 16,5 dollari neozelandesi (circa 10 euro all’ora) e il lavoro non prevede solo il semplice raccolto ma uno spostamento fisico da un punto all’altro, dunque un impegno doppio.
Un problema che arriva in un periodo non facile: la produzione, infatti, è in crescita del 19% e vi è un aumento sostenuto della domanda, in particolare dalla Cina. Insomma, se vi trovate in Nuova Zelanda, fateci un pensierino.