Sana Cheema è stata strangolata. È quanto emerso dai risultati dell’autopsia realizzata dal Laboratorio forense del Punjab sul corpo della ragazza italo-pakistana morta il 24 aprile scorso in Pakistan. L’Ansa ha ricevuto un estratto dell’autopsia in cui si dice che “l’osso del collo è stato rotto”.
L’omicidio di Sana rientra in una vicenda di sospetto “delitto d’onore”. Sembra che la 25enne sia stata uccisa dal padre Ghulam Mustafa, dal fratello Adnan Mustafa, e dallo zio zio Mazhar Iqbal, per aver rifiutato un matrimonio combinato. I tre sono in arresto già da alcune settimane.
Secondo alcune ricostruzioni che arrivano da Pakistan, Sana – cresciuta a Brescia e cittadina italiana da settembre – è deceduta “per morte naturale”. I rappresentanti della comunità pakistana in Italia, invece, dicono che sia stata “uccisa dal padre e dal fratello perché rifiutava il matrimonio combinato”.