Era la finale annunciata, e così è stato: Houston Rockets e Golden State Warriors si contenderanno il trono della Western Conference NBA, dopo aver chiuso sul 4 – 1 le rispettive serie di semifinale contro gli Utah Jazz e i New Orleans Pelicans. A partire dal weekend se ne vedranno delle belle, in un matchup che vedrà a confronto alcune delle stelle più elettrizzanti della Lega.
Dopo tredici anni di gloriose eliminazioni, Chris Paul si prende la prima finale di Conference della sua carriera da professionista. E lo fa da protagonista assoluto, con una prestazione da 41 punti (suo career high nei playoff) che stende gli Utah Jazz, a contatto fino al quarto quarto, ma definitivamente costretti a sventolare bandiera bianca dopo l’infortunio occorso a Donovan Mitchell nell’ultimo parziale, quando i Rockets hanno preso il largo. Un traguardo importante per Harden e soci, che ora dovranno dimostrare di poter competere con i campioni in carica di Golden State.
Quando le stelle dei Warriors si allineano per giocare tutte e quattro bene, non ce n’è per nessuno. Kevin Durant, Klay Thompson, Steph Curry e Draymond Green sono troppo per qualsiasi difesa NBA, figuriamoci per dei Pelicans piuttosto depressi e con la testa già alla prossima estate, che comporterà delle scelte importanti per il futuro della franchigia, su tutte la conferma o meno di DeMarcus Cousins, in scadenza di contratto. Intanto, Golden State centra la quarta finale di Conference, e cercherà di mantenere il proprio record vincente per raggiungere nuovamente le Finals e, chissà, scrivere un nuovo capitolo della saga contro LeBron James.