Una nuova epidemia di ebola ha colpito la Repubblica Democratica del Congo. Le vittime accertate sono 17. Il bilancio, già drammatico, proviene dal Nord del paese e potrebbe aggravarsi di ora in ora. Il Ministero della Sanità congolese ha riferito la tragica notizia, sottolineandone la portata internazionale.
L’ebola endemica e i casi sospetti di febbre emoraggica
Immediatamente allertato, l’OMS ha già mandato in Congo un team di esperti. Toccherà all’équipe occuparsi del contenimento del virus. Secondo le ricerche condotte, il focolaio sarebbe attivo nella provincia di Bikoro, sulle sponde del lago Tumba. Prima che l’epidemia di ebola venisse confermata, la sanità locale riferiva di 21 pazienti vittime di febbre emorragica proprio attorno a Bikoro, più in particolare nel villaggio di Ikoko Impenge.
Si tratterebbe del nono focolaio congolese, da quando è stata scoperta la malattia. L’ultimo risaliva allo scorso anno. In Congo, peraltro, l’ebola è considerata endemica. “La prorità ora è arrivare a Bikoro per lavorare con il Governo della Drc e gli altri partner”, così afferma l’OMS tramite il vicedirettore Peter Salama. Lavorare in coordinazione sarebbe fondamentale per contenere il bacino d’azione del virus.
La risposta dell’OMS e del governo congolese
L’OMS è in prima linea nella lotta all’ebola. Nelle prossime settimane, invierà in Congo epidemiologi, medici, esperti vaccinisti. Anche i paesi confinanti sono stati allertati. Da quanto trapelato, si potrebbe già ricorrere al vaccino, benché ancora considerato sperimentale. Dal Fondo Emergenze dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stato stanziato 1 milione di dollari. Il governo congolese e le Nazioni Unite lavoreranno a stretto contatto, utilizzando il modello di risposta già applicato per un’epidemia di Ebola simile nel 2017.
Torna, dunque, l’incubo ebola che, nell’ultima epidemia (quella distruttiva del 2016) ha infettato quasi 30mila persone, uccidendone più di 11mila.