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Governo, Di Maio e Salvini non si arrendono: Fi si oppone

Dopo il terzo, fallimentare, giro di consultazioni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha proposto un governo neutrale. La Lega e il Movimento 5 Stelle, però, sono contrari e premono per il ritorno immediato alle urne. Luigi Di Maio, leader del M5S, è convinto che le elezioni si risolverebbero in un ballottaggio tra il Movimento e la Lega. Sul rapporto con Salvini, ironizza: “È come su Facebook – dice -, una relazione complicata”. L’Ue fa sapere che lo stallo della situazione politica italiana non è preoccupante. Intanto il presidente del Pd Matteo Orfini ha convocato l’assemblea nazionale del Pd per sabato 19 Maggio alle 10:30 presso l’hotel Ergife di Roma. All’ordine del giorno ci sono le dimissioni del segretario Matteo Renzi e i conseguenti adempimenti.

“Qualunque sarà il governo, abbiamo intenzione la prossima settimana di chiedere di emanare un decreto di emergenza per modificare un parametro del voto degli italiani all’estero e quindi andare a votare ancor prima di luglio anche a giugno”. L’ha annunciato Di Maio che poi si scaglia contro il Pd: “Con il Pd non voglio averci più nulla a che fare per come si sono comportati. A che serve votare il Pd – ha aggiunto il leader M5S nel corso di Di Martedì – se all’opposizione non può stare perché non ha la credibilità e non può stare al governo visto che quando gli ho detto risolviamo qualche problema degli italiani hanno detto di no per pensare ai loro affari interni?”.

La proposta di Giorgetti e il “no” di Forza Italia

Sembra comunque fallire l’ennesimo tentativo della Lega di trovare un’intesa con il M5S. Ancor una volta è Forza Italia ad alzare un muro. “La proposta di Giancarlo Giorgetti che chiede a Silvio Berlusconi di consentire la nascita di un governo Lega-M5S è irricevibile”, ha infatti detto Maria Stella Gelmini, capogruppo Forza Italia alla Camera. 

“Se credo sia ancora possibile realizzare il ‘contratto di governo’ con la Lega? Continuiamo ad avere speranza ma la vedo davvero difficile”, dichiara intanto il capogruppo M5S alla Camera Danilo Toninelli, al programma Un Giorno da Pecora di Rai Radio1. “C’è rammarico perché nei vecchi partiti hanno prevalso le logiche interne – aggiunge -. Salvini e Berlusconi litigano per qualsiasi questione ma non si mollano mai”. Secondo Toninelli, in caso di “elezioni a luglio penso che ce la faremo ad arrivare al 40% ed esser autonomi. Diremo agli italiani ‘non votate i sabotatori’ Renzi e Berlusconi, ma c’è anche Salvini, che si è sempre parlato con Renzi”.

Mattarella al lavoro per governo di garanzia

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è già al lavoro per definire la squadra del governo di garanzia. Il Quirinale è impegnato nella scelta del premier e dei ministri che formeranno l’esecutivo, che Mattarella invierà alle Camere in attesa della fiducia. Da alcune indiscrezioni, sembra però che il l’incarico non sarà affidato prima di mercoledì.

“Saluto gli arbitri, miei colleghi: un arbitro può condurre bene la partita se ha un aiuto di correttezza dai giocatori”, ha detto Mattarella incontrando le squadre finaliste di Coppa Italia, Juve e Milan. “Quando sono stato eletto – ha ricordato – mi sono paragonato a un arbitro imparziale, e ho ricevuto un applauso. Poi ho aggiunto che l’arbitro deve essere aiutato dai giocatori: è seguito un altro applauso”. 

Salvini: “Il governo neutrale è una presa in giro”

Matteo Salvini, leader della Lega, conferma la sua opposizione alla proposta di Sergio Mattarella. “Un governo neutrale per fare centinaia di nomine, e assegnare centinaia di poltrone in enti e consigli di amministrazione, senza nessun consenso popolare sarebbe davvero una presa in giro – ha detto Salvini -: o governo politico, con onori e oneri, o voto subito“.

Ue: “Lo stallo italiano non ci preoccupa”

Dall’Unione Europea, intanto, fanno sapere che lo stallo politico italiano non è fonte di preoccupazione ed esprimono la piena fiducia nelle decisioni di Mattarella. “Sulla situazione politica in Italia non siamo preoccupati – ha dichiarato un portavoce della Commissione Ue -, abbiamo piena fiducia nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.

Giorgetti (Lega) minaccia rottura centrodestra

Una possibilità di rottura tra la Lega e Berlusconi sembrerebbe possibile. “Se FI votasse la fiducia al governo neutrale indicato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – ha detto ai cronisti il capogruppo della Lega alla Camera, Giancarlo Giorgetti – , metterebbe fine all’alleanza con la Lega. Credo ci sarà un grosso problema in questo caso”. “Noi non stiamo trattando, noi stiamo sperando, magari contro ogni speranza”, ha comunque annunciato Giorgetti nello studio di Porta a Porta a proposito dei contatti ancora in corso fra Lega e Movimento 5 stelle.

Di Maio: “Salvini ha preferito Berlusconi al governo”

Al termine dell’incontro del 7 maggio con Mattarella, Luigi Di Maio ha sottolineato ancora un volta la sua intenzione di sedersi al tavolo con la Lega per formare un governo esecutivo di maggioranza, a condizione che Berlusconi ne restasse fuori. “Volevo capire se Salvini c’era o ci faceva  – ha detto ai microfoni di Non Stop News, su Rtl 102.5 – e per 55 giorni ho provato a proporgli un governo assieme. L’unica cosa che gli ho chiesto è staccati da Berlusconi ma lui ha preferito Berlusconi a tutto questo. Ne risponderà alla storia e agli italiani soprattutto alle prossime elezioni perché se si sta andando al voto è perché lui ha scelto la restaurazione alla rivoluzione”. In merito ad una possibile intesa di governo tra M5S e Lega dopo le nuove elezioni ha detto: “Se Salvini si ripresenterà in coalizione con Berlusconi saremo punto e daccapo. Queste coalizioni non nascono per un’ideale ma per fini elettorali”.

Il leader del M5S ha poi ironizzato sul suo rapporto con Salvini e la Lega, in cui, è evidente, si frappone Silvio Berlusconi, rendendolo impossibile. “Il mio rapporto con Salvini? Mi ricorda quello stato di Facebook – scherza Luigi Di Maio -, una relazione complicata. La Lega è una forza con enormi potenzialità ma se non è libera non può fare nulla per questo Paese. Sarà interessante vedere questo signore in campagna a dire “io voglio cambiare questo Paese” con Berlusconi”.

M5S: “No ad un governo neutrale e al rischio Monti-bis”

Sulla proposta di Sergio Mattarella per un governo neutrale, Luigi Di Maio ha le idee chiare: “Io sono sempre stato onesto e lineare anche con il Quirinale – ha detto -. Noi un governo neutrale non lo votiamo perché significherebbe portare al governo persone che non hanno una connessione con la popolazione e rischierebbero solo di far quadrare i conti con un effetto simile a quello del governo Monti“.

Luigi Di Maio è d’accordo con Salvini sull’intenzione di tornare al voto e fare scegliere gli italiani tra Lega e M5S, anche se dovesse essere a luglio con un alto rischio di astensionismo. “Probabile che con il voto si vada a finire al 22 luglio – ha spiegato il leader del M5S a Rtl -, deciderà Mattarella. Gli italiani sceglieranno se questa classe politica deve restare a dettare le condizioni guardando ai propri interessi. Sarà un ballottaggio“. Rispondendo a chi gli chiese se sia ancora possibile un’intesa Lega-M5S, Di Maio dice: “Se qualcuno volesse di nuovo cominciare dal bene del Paese noi siamo disponibili…”.

“Sono consapevole che c’è un rischio astensionismo con il voto il 22 luglio – ha continuato Luigi Di Maio – è un dramma”. Ha poi sottolineato che il “M5S cercherà di sensibilizzare gli elettori.Noi non volevamo arrivare a questo, capiamo che il voto a luglio non ha precedenti”. A chi gli chiede se aggiungerà nuove priorità ai punti del programma elettorale, Di Maio risponde: “vogliamo aggiungere un risultato, l’abolizione dei vitalizi alla Camera. Se lo facciamo credo che avremo segnato un primo punto”.

Con Renzi poi, nessun contatto. “Quando il presidente della Camera Fico ha ricevuto l’esplorazione per verificare la possibilità di un’intesa M5S-Pd – ha ricordato Di Maio – non ha parlato solo con Maurizio Martina ma all’incontro c’erano anche i due capigruppo e il presidente del Pd, a dimostrazione del fatto che i segnali positivi arrivavano da tutte le parti del Pd”. In quanto a possibilità di governo per Partito Democratico e Forza Italia, Di Maio non da speranze. “Andranno sempre più verso un decremento dei voti e ciò permetterà una polarizzazione – ha detto -, ovvero: agli italiani di scegliere tra un cambiamento e un finto cambiamento”.

 

Martina: “Di Maio e Salvini irrispettosi”

​”Ho trovato totalmente irrispettoso che nel bel mezzo di una giornata delicata come quella delle consultazioni Di Maio e Salvini si ritrovino e decidano addirittura la data del voto – ha affermato il segretario reggente del Pd Maurizio Martina a Radio Capital -. Ci sono dei limiti che non vanno valicati, il loro atteggiamento è del tutto irresponsabile“. E ancora: “Noi siamo pronti a dare una mano per un governo di servizio di iniziativa del presidente Mattarella”.

Meloni: “No ad un Monti-bis”

“Nel 2011 era lo spread – ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni -, ora l’aumento dell’Iva: cambiano le ‘minacce’ ma la volontà di calpestare la sovranità popolare è la stessa. No ad un Monti-bis, no a governi tecnici, no ad un altro colpo di Stato mascherato“.

Rosanna Pasta

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Rosanna Pasta
Tags: Di Maio dice no a BerlusconiDi Maio è colpa di Salvini se si torna al votoMartina attacca Di Maio e SalviniMeloni no a Monti-bispossibili elezioni a luglioSalvini e Di Maio contrari al governo neutrale