Gli investigatori parlano di un’inchiesta destinata ad allargarsi a macchia d’olio, ma i numeri dell’indagine della Gdf sul doppio lavoro all’università sono già notevoli. Almeno 411 docenti dei dipartimenti di Ingegneria e Architettura di varie università d’Italia sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Secondo quanto riporta il Messaggero, si tratta di professori che, pur avendo optato per il cosiddetto regime di “tempo pieno”, con divieto assoluto di svolgere altri incarichi se non con esplicita autorizzazione del Rettore, si dedicavano ad altre remunerative attività.
Nel mirino delle Fiamme Gialle anche i dipartimenti di Chimica, Medicina, Giurisprudenza ed Economia. E sembra che siano gli Atenei del Nord, con la Lombardia in pole position con 60 casi al vaglio dei militari, ad essere particolarmente avvezza alla pratica.
A seguire la Campania con 49 docenti, terzo il Lazio con 38. Secondo quanto dichiarato dalla Guardia di Finanza, l’indagine coinvolgerà presto un numero per superiore dei 411 docenti fino ad ora interessati e che hanno distorto, a proprio uso e consumo, le prerogative della riforma Gelmini.