Nella notte NBA, Philadelphia 76ers e Toronto Raptors avevano l’obbligo di imporsi nelle rispettive gare-3 di semifinale della Eastern Conference per riaprire il discorso qualificazione, ma nonostante l’impegno, qualche scellerata scelta del coach di Phila e il dominio di LeBron hanno fatto sì che fossero Celtics e Cavaliers a volare sul 3-0 nella serie, di fatto chiudendo i conti (mai una squadra ha rimontato uno 0-3 nella storia dei playoff NBA.
Non basta un grande Marco Belinelli ai Philadelphia 76ers. L’azzurro, allo scadere del quarto quarto, aveva mandato a bersaglio il canestro che ha mandato la gara all’overtime, un tiro dall’angolo che ha confuso anche i lavoratori del Wells Fargo Center, i quali, pensando che il canestro del Beli fosse da 3 punti, avevano fatto partire già i coriandoli bianchi, rossi e blu per festeggiare la vittoria dei Sixers. Una scelta che, per chi è scaramantico, ha portato male a Philadelphia, la quale, però, ha da recriminare solo nei propri confronti: nell’overtime Joel Embiid e Ben Simmons sono spariti dalla partita, e coach Brown non è stato in grado di capire il momento e risolvere il rebus. Al contrario, il suo pari grado Brad Stevens ha disegnato una rimessa da manuale per il canestro di Al Horford, che ha firmato il 99-98 a 5 secondi dalla fine, liberando il suo lungo a centro area contro Covington, lasciato solo contro un avversario ben più alto di lui. Celtics che, così, volano sul 3-0, e possono già considerare trionfale una stagione caratterizzata dagli infortuni di Irving e Hayward.
I Raptors ci hanno messo tanto, tanto cuore, ma davanti a questo LeBron James così cestisticamente onnipotente, non c’è avversario che tenga. Per l’ennesima volta nella sua carriera, dopo il tiro da 3 punti di OG Anunouby che era valso la parità a 10 secondi dal termine, King James ha deciso di vincere la partita da solo nel finale, segnando un canestro di tabella in corsa dal coefficiente di difficoltà altissimo, per chiudere gara-3 e di fatto archiviare la pratica Raptors, con la possibilità di chiudere già nella prossima partita casalinga. Dominio totale in queste semifinali di Conference per LeBron, che si prepara al nono viaggio consecutivo alle Finals, in un Est che è sempre più il suo giardino di casa.