LeBron James e i suoi Cleveland Cavaliers hanno dato la sensazione di essere ben lontani dal profilo di una squadra da titolo, ma con le prime due partite della serie con i Toronto Raptors questa impressione è stata ribaltata da altrettante vittorie esterne, e da un dominio assoluto di King James. Nell’altra semifinale della Eastern Conference, i Boston Celtics hanno messo ancora una volta in ginocchio i giovani Sixers, portandosi sul 2 – 0 nella serie.
Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 110 – 128 (0 – 2)
Due vittorie nelle prime due sfide sul parquet dei Raptors, e una sensazione di onnipotenza cestistica che cresce di giorno in giorno. LeBron James, per queste semifinali di Conference, sembra aver ingranato la quarta, per fugare ogni dubbio sulla consistenza delle sue ambizioni di titolo. Da qualsiasi posizione, marcato o sfidato al tiro, il Prescelto è andato a segno, mettendo a referto 43 punti con appena 28 tiri, mentre dall’altro lato i Raptors annaspavano, a causa delle difficoltà al tiro dei giovani dei canadesi. La serie, così, è già drammaticamente segnata per Toronto, che è chiamata adesso a strappare almeno una vittoria sul parquet di Cleveland per mantenere in vita le proprie ambizioni.
Boston Celtics-Philadelphia 76ers 108 – 103 (2 – 0)
Se coach Brett Brown non trova rapidamente qualche aggiustamento, questa serie di playoff rischia di rivelarsi un incubo per la sua stella Ben Simmons. Il rookie da LSU, nelle prime due sfide con i Celtics, non ha mai trovato la possibilità di esprimersi, venendo limitato e sfidato a prendersi quel tiro che ha evitato accuratamente per tutta la stagione, ma dal quale adesso non dovrebbe più esimersi. Dal canto suo, Brad Stevens è diabolico nell’evidenziare le debolezze del giovane dei Sixers, mentre nella metà campo offensiva è ancora la strana coppia Smart-Rozier a prendersi le principali responsabilità, con l’aiuto di Jayson Tatum, rookie con la tranquillità di un veterano.