Massimo Moratti non è stato solo l’ex presidente dell’Inter, è stato, anzi è e sarà a vita, soprattutto un tifoso dell’Inter. E la discussa partita contro la Juve non poteva non lasciare strascichi pesanti: “Per tanti interisti è stato un ritorno al passato, di colpo ti sei risentito coinvolto in pieno nella storia di una volta. Nel fatto di essere vittima di situazioni strane. Partite come quella di sabato ti fanno essere ancora più interista”.
Così l’ex numero uno del club di corso Vittorio, in occasione di un meeting presso l’Istituto nazionale dei tumori di Milano, prendendo la parola si è lasciato scappare qualche dissapore passato, riemerso sabato scorso in occasione di Inter-Juve.
Icardi sostituito
Moratti commenta anche l’operato di Luciano Spalletti. L’espulsione di Vecino, nei primi minuti del match, ha condizionato non poco la gestione dei cambi, degli uomini e delle energie: “È stato eroico mantenere la partita in quel modo fino all’85’ e quindi forse si poteva riuscire a farlo per altri 5′. Il tecnico avrà avuto tutte le ragioni per poterlo fare, e io non sono l’allenatore. Ma forse agli occhi di un tifoso quel cambio lì ha tolto un po’ di valore e di carattere alla squadra”.
Chiaro qui il riferimento a Mauro Icardi, che per Moratti (come forse per qualsiasi altro tifoso nerazzurro) doveva restare in campo fino al triplice fischio.
VAR
“Giustissima la sua introduzione, si è visto nelle sfide di Champions quanto manchi. Con tutto questo dietro il VAR c’è una persona e quindi anche quella può non vedere nella stessa maniera di qualcun altro. Ho vissuto con molta ansia Inter-Juve – ha proseguito Moratti – Il fallo di Pjanic faceva parte di quella guerra che c’era in campo, mi sembrava che ogni momento fosse quello buono perché accadesse qualcosa di nuovo. Poi c’è stato un altro fallo su Cancelo. Ci sono molte cose che non quadrano“.
Il ritorno al passato
Inevitabile poi, tra le parole di rabbia e costatazione, che Massimo Moratti non riproponesse il flashback, un salto indietro all’episodio degli episodi che ha fatto un pezzo di storia nella rivalità fra Juventus ed Inter, il caso Iuliano-Ronaldo: “Non prenderei quello che è successo nel ’98 come termine di paragone rispetto a sabato scorso. Posso dire che ho visto di nuovo le immagini di allora e non capisco come Ceccarini abbia potuto dire che era fallo di Ronaldo”.