Rivelazione choc di Gina Lollobrigida a ‘Libero Quotidiano’. L’attrice 90enne ha raccontato di essere stata violentata da un calciatore della Lazio all’età di 18 anni. “Mi vergognavo da morire e avevo paura, ma ero impotente: non riuscivo a muovermi, a coprirmi, a urlare. Questo sogno mi ha perseguitata ogni notte per decenni”: ha dichiarato la Lollobrigida, evidenziando la difficoltà con la quale “questa vergogna me la sono portata avanti per anni”.
Rimane sconosciuta l’identità del calciatore della Lazio con la quale l’allora 18enne studentessa dell’Accademia delle Belle Arti ebbe una relazione. La violenza sarebbe avvenuta nel 1945 nel corso di una festa a Roma, rivelatasi successivamente una bugia.
“Questa vergogna me la sono portata dietro come un bagaglio pesante. Mi sentivo distrutta e mi sposai in fretta con quello che fu mio marito per superare il trauma, non per amore – confessa l’attrice 90enne -. Restai frastornata per diversi giorni. Piano piano iniziai a realizzare che quella sera ero stata violentata. Ero vergine” ha raccontato.
Dopo l’episodio, la Lollobrigida spiega anche di aver poi rivisto il calciatore, precisamente un anno dopo, e che fu proprio lui a rivelarle ciò che cercava di dimenticare: “Decise di rivelarmelo: aveva abusato di me. Restai sconvolta non solo da quella verità, di cui dentro di me ero sempre stata cosciente, ma dalla cattiveria di quell’uomo, di cui ero anche stata innamorata un tempo”.
L’attrice accenna agli abusi sessuali che ultimamente stanno sconvolgendo il mondo del cinema: “A me è capitato di ricevere questo tipo di offerte, le ho declinate anche in modo brusco, non mi sono mai sentita vittima degli uomini che hanno provato a portarmi a letto”. “La violenza sessuale è ben altra cosa. Da quella non ci si può sottrarre. Viene subita. Senza scampo. Quel senso di vergogna non può essere lavato via. E questo è il dramma della mia vita“, ha concluso.