Sull’inchiesta Stormy Daniels, c’è un doppio colpo di scena. Trump e il suo legale, Rudy Giuliani, rovesciano la discussa strategia difensiva che ha fatto tanto discutere i tabloid americani e i media di tutto il mondo. Prima parla Giuliani che, a Fox News (tv notoriamente Tycoon-friendly), rivela tutto ciò che The Donald aveva sempre negato: Trump sapeva dei 130mila euro versati dal suo precedente avvocato alla pornodiva. Ma, ai fatti, non vi sarebbe nulla di illegale. “Non c’è stata nessuna violazione delle leggi sulla campagna elettorale”, ha infatti dichiarato Giuliani.
Poi parla Trump che fa eco al suo nuovo consulente e cinguetta, come d’abitudine, con una serie di tweet tempestivi e risoluti. “Mai usato soldi della campagna in questo accordo”, scrive The Donald, sposando in pieno la linea di Giuliani. Nulla dunque è stato prelevato dai soldi destinati alla campagna elettorale. Peraltro, la transazione è servita esclusivamente a impedire alla Daniels di formulare false accuse.
Alla Casa Bianca, presumibilmente, sono tutti col fiato sospeso. Sperano, infatti, che la nuova difesa Trump-Giuliani argini l’ennesimo scandalo made in Trump. Tuttavia, è difficile pensare che basti qualche tweet per impedire il dilagare di nuove – e opposte – versioni della storia.
Michael Avenatti, infatti, difensore della Daniels, ha immediatamente reagito, alzando la voce. Secondo il legale della pornostar, la nuova versione di Giuliani non farebbe che contraddire quanto Trump – e il suo gotha – hanno sempre sostenuto. E si spinge ancora più in là. “Il presidente ha mentito”, afferma con convinzione e prosegue: “La gente merita verità”. Insomma, lo scandalo Stormy Daniels è tutt’altro che placato.