Sarà una Wimbledon in veste più severa quella che vedremo tra il 2 e il 15 luglio. I 7 abbandoni dello scorso anno, infatti, hanno indotto gli organizzatori del torneo a stringere sui furbetti del ritiro facile che, nonostante le condizioni fisiche precarie, entravano in tabellone per ritirarsi subito dopo. Lo scopo? Facile: intascare il ricco gettone garantito dai Championship. Vediamo come Wimbledon corre ai ripari.
I furbi, quest’anno, potrebbero non risultare altrettanto furbi. I prati londinesi, infatti, puniranno chi alzerà bianca troppo presto con una multa piuttosto salata. La cifra dovrebbe (o potrebbe) essere pari al premio previsto, quest’anno aumentato a 44mila euro. L’All England Club ha tutto l’interesse di evitare partite-farsa: per questo, ha introdotto la regola del 50/50. Chi deciderà di rinunciare al primo turno, lasciando spazio ad un altro giocatore, dividerà anticipatamente il premio spettante al 50% con il tennista che lo rimpiazzerà. Insomma, una penalità che vale 22mila euro.
La stretta sui furbetti non è l’unica novità che andrà in scena sull’erbetta di Wimbledon, quest’anno. Forse i tempi d’attesa non si ridurranno. Gli organizzatori, infatti, hanno rinunciato al conto alla rovescia che intendavano predisporre tra un servizio e l’altro. Ma il montepremi finale aumenterà del 7,6% rispetto allo scorso anno. 34 milioni di sterline: ossia quasi 40 milioni di euro. L’aumento, peraltro, sarà equamente distribuito tra i perdenti: ai vincitori, infatti, spetterà lo stesso importo del 2017: circa 2,5 milioni di euro.
Inoltre, a luglio 2018, Wimbledon proverà ad essere più green di quanto già non sia. Saranno vietate le cannucce di plastica, i punti d’accesso ai rifornimenti d’acqua verranno aumentati e le buste di plastica saranno sostituite da sacchetti di carta. Le auto di cortesia, inoltre, lasceranno spazio ai veicoli elettrici. Insomma, Wimbledon ha fatto le sue scelte virtuose: rigore sui furbetti ed ecologia.