Sono ‘appena’ tornati da Washington, i coniugi Macron. E l’ironia del Web non ha ancora lasciato in pace monsieur le président per la misteriosa sparizione della quercia donata ai Trump. Ma sembra proprio che la frequentazione del Tycoon non stia giovando molto al tipico savoir faire del giovane Emmanuel.
Frequetando il re delle gaffe, infatti, il capo dell’Eliseo potrebbe – suo malgrado – essere stato contagiato dal decantato talento di The Donald. E, volato a Sidney con la consorte, incappa in un errore di traduzione difficilmente perdonabile. Mentre si rivolge al primo ministro australiano Malcom Turnbull, Macron definisce ‘delicious‘ la first lady, Lucy. ‘Squisita‘, insomma, come un vino pregiato.
L’ironia dei social su Macron
La conferenza stampa congiunta di Turnbull e Macron volge al termine. Il presidente francese ha mandato a segno i suoi colpi. Entrambi i leader appaiono piuttosto soddisfatti. Legami militari, guerra informatica, datagate. Tutti gli argomenti sul piatto sono stati affrontati. Il lunch è imminente. E, probabilmente, Emmanuel ha anche un certo languorino. Così, taglia corto, prima di volare al pranzo di stato. “Vorrei dire grazie a te e alla tua squisita moglie per il caloroso benvenuto”, dichiara sorridente. Poi, tace. Spera, forse, che il suo lost in traslation sia passato inosservato. Ma ormai Macron dovrebbe saperlo, gli utenti dei social sono in agguato. E, in pochi minuti, l’hashtag #MacronSidney impazza già sui profili Twitter degli australiani. Il trend è in salita, di secondo in secondo. “L’inglese di Macron di solito è perfetto”, cinguetta qualcuno e aggiunge: “Peccato che ha scambiato la moglie di Turnbull per un vino visto che l’ha definita deliziosa”. Un giornalista australiano, invece, suggerisce come Lucy, in Francia, sia proprio il nome di una varietà di biscotti. Altro che first lady.
In France, these are called Lucy biscuits. #auspol #macron #macronsydney pic.twitter.com/PFSy2NxlzI
— Michael Smyth (@MichaelSmyth_) 2 maggio 2018
Non tutti, però, sono altrettanto ironici. “Riprendetevi quest’uomo in Francia, per favore!”, twitta un’altra utente. E gli oppositori politici non sono meno teneri. Anzi. La first lady australiana, in fondo, ha 5 anni in meno della première dame Brigitte. Ѐ plausibile che Macron la trovi deliziosa.
La difesa della reporter: “Colpa di Google”
Dunque, monta la polemica. Ma, mentre Facebook e Twitter scherzano su un Macron ormai ‘trumpiano’ (almeno quanto a gaffe), una reporter dell’Associated Press di stanza a Sidney, Jamie McKinnell, prova a gettare acqua sul fuoco. E definisce innocent la figuraccia del président. La giornalista, infatti, si sbraccia per difendere Macron e, su Twitter, pubbica un’immagine della google translation del termine francese ‘délicieux‘ che, a Parigi e dintorni, può essere usato per definire indifferentemente piatti, vini e first lady. Sarebbe come apostrofare Lucy Turnbull con l’aggettivo adorabile. L’errore, sembra suggerire la McKinnell, non è certo di Macron, è solo un’imprecisione di internet. Del resto, è assolutamente verosimile che monsieur le président si affidi a Google per affinare il suo inglese.