Sarà Real Madrid-Liverpool la finale di Champions League 2018. Il Liverpool di Klopp ha avuto ragione sulla Roma di Di Francesco: termina 4-2 la sfida di ritorno dell’Olimpico, con i Reds che si aggiudicano il passaggio del turno in virtù del 5-2 dell’andata ad Anfield. Inutile dunque la vittoria della Roma, che esce comunque a testa alta dalla massima competizione Europea.
La cronaca
I giallorossi partono forte ad inizio gara, vogliosi di riaprire la pratica che sembra già chiusa visto il 5-2 dell’andata in favore del Liverpool. Florenzi spaventa Karius nei primi minuti con una gran botta da fuori, ma il portiere Reds battezza la palla a lato. La Roma gioca bene, ci crede, ma arriva l’errore che rischia di compromettere definitivamente la qualificazione dei capitolini: Nainggolan perde un grave pallone in mezzo al campo, servendo di fatto Roberto Firmino che si invola pericolosamente verso la porta giallorossa e poi, con il tocco verso Mané, confeziona il vantaggio Reds al 9′ del primo tempo.
La Roma inizialmente subisce il colpo, presta il fianco perciò alle iniziative in contropiede degli ospiti, ma riesce a pareggiare i conti con un pizzico di fortuna. Una sponda aerea di El Shaarawy verso Schick costringe all’anticipo frettoloso il difensore del Liverpool Lovren che spazza via ma, per fortuna della Roma, la palla allontanata carambola sulla testa di Milner.
E’ autogoal e la Roma riapre la gara ed il discorso qualificazione.
La Roma cerca di fare la partita ma al 25′ è il Liverpool che si riporta di nuovo in vantaggio: è Georginio Wijnaldum che, sugli sviluppi di calcio d’angolo, dopo una mischia in area riesce ad anticipare Alisson ed insaccare alle sue spalle. Diverse le colpe della distratta retroguardia giallorossa in occasione del raddoppio Reds. Merita un doveroso cenno, però, l’azione precedente che ha portato al calcio d’angolo: Robertson, come una freccia sulla fascia sinistra, aveva servito Mané che si era visto negare la gioia della doppietta personale dal portiere Alisson che, di fatto, aveva respinto la sfera in calcio d’angolo.
Nonostante la seconda sberla, la Roma rialza la china e con El Shaarawy (a dieci minuti dalla fine del primo tempo) sfiora il 2-2. Il Faraone colpisce il palo alla sinistra di Karius (che appariva battuto nella circostanza), complice una deviazione nel suo tiro a giro.
Alessandro Florenzi, negli ultimi scampoli della prima frazione, ci ritenta con un tiro che però dà solo l’illusione ottica del goal al pubblico dell’ Olimpico.
Il secondo tempo si riapre a forti tinte giallorosse: Dzeko sigla un goal facile facile, sulla respinta corta di Karius dopo un precedente tiro a giro di El Shaarawy. Di Francesco si rianima come tutto l’Olimpico, ma la strada che porta a Kiev sembra comunque una lontana chimera.
La partita si gioca a centrocampo, la Roma fa girare palla e il Liverpool si chiude, ma è chiaro che servirebbe una titanica impresa ai giallorossi per raggiungere la finale: Under avrebbe l’occasione per portare in vantaggio la sua squadra ma Karius para il suo tiro molto insidioso.
Nel secondo tempo da annotare un episodio da moviola: El Shaarawy tira in spaccata ed Alexander-Arnold, che di ruolo fa il terzino e non il portiere, para letteralmente il suo tiro. Skomina assegna solo calcio d’angolo: forti le proteste dei giocatori capitolini e Roma che potrà di certo recriminare per questo penalty (solare) non decretato dal direttore di gara sloveno.
Ma la Roma spinge ancora e, sia con Dzeko che con El Shaarawy, rischia di passare in vantaggio, ma le occasioni sfumano una dietro l’altra e con il tempo che passa inesorabile.
Intanto, verso la metà della ripresa, Alisson tiene a galla la Roma con una parata di piede su una offensiva Reds e Schick, in una delle sue serate no, tenta una conclusione che si spegne alta sopra la traversa di Karius.
Finalmente, dopo tanti tentativi per la Roma, è Nainggolan che trova il 3-2 con un gran tiro dalla distanza e, più tardi, lo stesso Ninja trova il definitivo 4-2 su rigore. Ma non basta, è il Liverpool che vola in finale di Champions League e dovrà vedersela adesso con la corazzata blancos guidata da Zidane.
TABELLINI
Roma-Liverpool FINALE 4-2
Marcatori
Roma (Aut. Milner, Dzeko, Nainggolan dopp.).
Liverpool (Mané, Wijnaldum).
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (dal 52′ Under), De Rossi (dal 69′ Gonalons), Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy (dal 75′ Antonucci).
A disp.: Skorupski, Peres, Jesus, Antonucci, Gonalons, Gerson, Under.
Infortunati: Defrel, Kardsdrop, Perotti, Strootman.
All.: Di Francesco
Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold (dal 90+2′ Clyne), Lovren, Van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner; Salah, Firmino (dal 87′ Solanke), Mané (dal 83′ Klavan).
A disp.: Mignolet, Clyne, Klavan, Moreno, Ings, Solanke, Woodburn.
Infortunati: Can, Gomez, Oxlade-Chamberlain, Lallana, Matip.
All. Klopp
Arbitro: Skomina
Note
Ammoniti Roma: Florenzi, Manolas.
Ammoniti Liverpool: Lovren, Robertson, Solanke.