L’MVP (in pectore) risponde presente. In gara-1 del secondo round di playoff contro gli Utah Jazz, James Harden, in predicato di nomina a most valuable player, ha dato vita all’ennesimo show nella metà campo offensiva, mettendo a referto 41 punti, 8 rimbalzi e 7 assist e guidando i suoi Houston Rockets al successo per 110-96.
Una partita subito in discesa per i texani, che hanno approfittato dell’assenza di Ricky Rubio, fondamentale per l’attacco dei Jazz, per lanciare già nel primo quarto la propria fuga, andando rapidamente in doppia cifra di vantaggio. Utah, in questa gara-1, si è aggrappata disperatamente al proprio rookie Donovan Mitchell, che però a ventun anni non può essere la soluzione a tutti i problemi di coach Snyder. Il grande merito dei Rockets, da questo punto di vista, è quello di aver completamente messo a tacere i lunghi Derrick Favors e Rudy Gobert, inefficaci in attacco.
Houston, dopo le prime sei partite di questi playoff, sembra essere in grado di confermare anche in postseason le ottime prestazioni della stagione regolare, chiusa con il miglior record, e l’annunciata finale della Western Conference con i Golden State Warriors si preannuncia tra le migliori degli ultimi anni.
