Un GP dell’Azerbaijan pirotecnico, come non se ne vedevano da un po’. Tra incidenti, liti fratricide e interventi della safety car, sul circuito di Baku, lo spettacolo è stato costante, così come le emozioni, dall’inizio alla fine. A spuntarla, quasi incredulo, Lewis Hamilton, che ha approfittato dell’uscita di scena del compagno di scuderia Bottas e dell’errore di Vettel nel finale, per trovare il primo successo stagionale, davanti a Kimi Raikkonen. Giù dal podio l’altro ferrarista, anticipato da un ottimo Sergio Perez.
Pronti, via e sono subito fuochi d’artificio, con Raikkonen e Ocon che vanno a contatto nelle primissime curve. Ha la peggio il driver francese, che deve abbandonare la gara, mentre il ferrarista è costretto a tornare ai box per cambiare l’ala. Anche Fernando Alonso, nel primo giro, è vittima di un contatto che lo obbliga ad arrivare ai box con due sole ruote in condizioni accettabili. Nel frattempo, però, il regime di safety car mantiene le distanze congelate, e Sebastian Vettel è fulmineo nel mettere un po’ di spazio tra sé e Hamilton.
Alle spalle delle prime posizioni (e di uno splendido Sainz), Ricciardo e Verstappen danno vita a una battaglia senza esclusione di colpi, con una serie di contatti che fanno emozionare i tifosi e preoccupare Chris Horner e soci al box. Entrambe le Red Bull, però, sono molto più lente della concorrenza, e si staccano in maniera netta dalla testa della corsa, a causa di un problema di carattere elettrico alla batteria, che non recupera in maniera veloce. Intanto, Kimi Raikkonen risale, scavalcando Stroll e l’ottimo Leclerc, mettendo nel mirino proprio le Red Bull, mentre Sainz alza bandiera bianca.
Vettel, dal canto suo, allunga su Bottas e su un Hamilton in difficoltà, martellando sull’acceleratore e posticipando i tempi del primo pit stop, effettuato al trentesimo giro. Da quel momento in poi, però, l’andamento del ferrarista è altalenante, e Hamilton riesce ad avvicinarsi con una serie di giri veloci, mentre Bottas gira da solo in testa, rimandando il più possibile la sosta. A scombinare ulteriormente le carte in tavola, il solito Max Verstappen: l’olandese procede a esse sul rettilineo, per togliere la scia a Ricciardo, che lo sperona nel tentativo di sorpasso, costringendo la direzione gara a chiamare un nuovo intervento della safety car. Bottas a quel punto si ferma, così come Vettel, e il finlandese si mantiene in testa alla gara. Come se non bastasse, a complicare la situazione, Grosjean centra il muro nel tentativo di scaldare le gomme, allungando l’attesa.
La safety car dà il via libera a quattro giri dal termine, e Sebastian Vettel tenta il tutto o per tutto attaccando Bottas: il tedesco, però, finisce lungo, a causa di una gomma troppo fredda, cedendo la posizione a Hamilton e Raikkonen. Lo stesso Bottas, un giro dopo, salta a causa di una foratura, e il compagno di squadra, quasi inaspettatamente, si prende la testa della corsa, dovendo condurre solo la nave in porto per centrare il primo successo stagionale.