Un ulteriore passo in avanti verso la completa pacificazione delle due Coree: Pyongyang chiuderà a maggio il sito dei test nucleari di Punggye-ri e lo “farà in pubblico”, attraverso un processo rivelato a esperti Usa e sudcoreani, e giornalisti. Lo ha riferito l’Ufficio di presidenza di Seul. “Alcuni dicono che stiamo chiudendo il sito non più funzionate, ma voi vedrete che abbiamo due ulteriori tunnel che sono più grandi degli esistenti e che sono in buone condizioni”, ha detto Yoon Young-chan, portavoce del presidente Moon Jae-in, in un briefing con i media, riferendo le parole del leader nordcoreano Kim Jong-un.
Quasi 10 giorni fa, al Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, Kim annunciò lo stop ai test nucleari e missilistici, e la chiusura di Punggye-ri dove sono stati condotti i sei esperimenti atomici. Il primo risale al 9 ottobre del 2006, mentre l’ultimo è del 3 settembre 2017, tanto forte da causare un sisma artificiale di magnitudo 6.3. Si stima che quest’ultimo, oltre a danneggiare irrimediabilmente la struttura, sia stato tra i 70-120 chilotoni, circa 8 volte la bomba sganciata su Hiroshima.
Ma c’è di più, perché le due Coree torneranno presto ad avere un unico fuso orario. Lo ha reso noto l’Ufficio di presidenza di Seul. Da agosto 2015 Pyongyang ha adottato il fuso orario di 8 ore e mezza dal meridiano di Greenwich, lasciando le nove ore della Corea del Sud e del Giappone. La decisione fu presa contro il “perfido imperialismo del Giappone“, dato che le 8 ore e mezza sono state effettive sulla penisola coreana fino al 1910, anno di invasione da parte delle truppe nipponiche.
Il piano sul cambio del fuso orario nordcoreano è stato espresso dal leader Kim Jong-un durante il summit intercoreano di venerdì: “Sento amarezza nel vedere che qui ci sono due orologi appesi al muro della Peace House, uno per l’orario di Seul e uno per quello di Pyongyang”, ha affermato Kim, nelle parole riferite da Yoon Young-chan. “Dato che siamo stati noi a cambiare il fuso orario, ritorneremo a quello originario. È una cosa che si può rendere pubblica”, ha aggiunto.
Malgrado “sia per natura contrario agli Usa, la gente vedrà che non sono quel tipo di persona che lancia testate nucleari contro Corea del Sud, Pacifico o Usa”, ha poi assicurato Kim Jong-un nel summit di venerdì a Panmunjon. Con gli Usa, Kim ha detto che non ripeterà “la dolorosa storia della Guerra di Corea” rilevando che “misure concrete sono necessarie per che evitare che qualsiasi confronto militare possa accadere“, ha riportato la Yonhap.
Al fine di aprire definitivamente un nuovo capitolo, il prossimo summit tra Kim e il presidente Usa Donald Trump diventa cruciale. “Perché dovrei tenere armi nucleari e vivere in condizioni difficili se invece ci incontriamo spesso con gli americani per costruire la fiducia reciproca e se promettono di mettere fine alla guerra e di non invaderci?”, ha aggiunto Kim nel resoconto di Yoon.
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