Numeri sempre in crescendo quelli che riguardano l’esodo degli italiani durante le giornate di festa. Per il ponte del Primo maggio, secondo Federalberghi, si sono messe in viaggio 7 milioni e mezzo di persone. Tra le mete preferite, sempre secondo l’associazione, spiccano le città d’arte e la campagna con gli agriturismi.
Secondo le stime di Assoturismo, le località di interesse storico-artistico si avviano a registrare 4,3 milioni di presenze, segnando un aumento dell’1,5% sullo stesso periodo dello scorso anno. Tra le mete più gettonate, come sempre, Roma, Venezia e Firenze, ma anche Napoli, Bologna, Torino, Matera, Mantova, Milano e Palermo. Nelle principali città d’arte è già stato prenotato oltre l’80% delle camere disponibili e i visitatori stranieri rappresentano oltre il 60% delle presenze turistiche.
E non può mancare tra le mete preferite l’agriturismo: sono 800mila i turisti che hanno scelto di sedersi a tavola nelle aziende di campagna nei giorni di ponti primaverili.
Il Codacons, però, lancia l’allarme legato al caro-prezzi con la spesa complessiva degli italiani per i ponti crescerà del 15%. “La prima voce che appare in aumento è quella relativa ai carburanti, con un pieno di diesel che costa oggi il 3,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre per la benzina il rincaro è dell’1,5% – spiega il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi -. Andrà peggio a chi sceglierà l’aereo, con i prezzi dei biglietti in crescita fino al 20%, mentre risultano in lieve diminuzione i costi dei trasporti marittimi e di quelli ferroviari”. Spese in aumento di circa il 6% anche per chi sceglie villaggi vacanze e pacchetti con destinazioni estere.