Si è recentemente spenta la donna più anziana al mondo, la giapponese Nabi Tajima di 117 anni. Era una delle poche donne ad avere ancora qualche ricordo da adulta della prima guerra mondiale e si era contesa il titolo con un’altra donna di origini giamaicane, Violet Brown anche lei di 117 anni e morta 5 mesi prima di Nabi. Adesso un’altra centenaria giapponese ha ottenuto il titolo, Chiyo Miyako di 116 anni.
Secondo una ricerca del Gruppo Gerontologico americano il maggior numero si centenari, soprattutto donne, è presente in Giappone. Nella classifica stilata infatti compaiono ben 18 nomi giapponesi su 37, quindi all’incirca la metà. Ma perché sono soprattutto le donne giapponesi ad varcare la soglia di 100 anni? Stando allo studio americano, tra i primi fattori a favorire la longevità delle donne giapponesi ci sarebbe l’alimentazione.
Gli alimenti che compongono la dieta giapponese infatti è povera di grassi e ricca di principi nutrienti sani. Molti vegetali poco cotti, semi e germogli sono alla base dell’alimentazione giapponese con poca carne rossa e assenza di latticini sostituiti da pesce fresco. Molto simile alla dieta mediterranea tanto che nella classifica compaiono anche due donne italiane, ça va sans dire.
Meno stress e ritmi più lenti sono tra gli ingredienti della ricetta della longevità ma sembrerebbe anomalo considerata la serrata velocità con cui attualmente i giapponesi compiono le loro attività quotidiane. C’è da dire però che i centenari di oggi hanno vissuto un passato di ritmi più sereni e abitudini più semplici che ne hanno favorito anche una vita più rilassata.
Infine tra i fattori che garantiscono una vita più lunga c’è anche l’amore e l’affetto familiare. A quanto sembra tra i giapponesi non vi è l’abitudine di ricoverare gli anziani membri della famiglia in ospedali o centri specializzati preferendo invece il soggiorno casalingo. La presenza del nucleo familiare infatti gioverebbe alla salute e al benessere psicofisico. Grazie a questi elementi anche gli uomini giapponesi hanno un’aspettativa più lunga rispetto al resto del mondo sebbene comunque vengano superate dalle donne.