La Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere il tasso d’interesse principale allo 0%. Rimangono invariati anche lo 0,25% sui prestiti marginali e il -0,40% sui depositi. I tassi d’interesse sono in linea con le attese del mercato e resteranno su questi livelli per un lungo periodo di tempo, ben oltre la fine del Quantitative easing.
È abbastanza netta la posizione della Bce sul tema delle misure straordinarie. A tal proposito il presidente della Bce Mario Draghi ha affermato che “intende condurre acquisti netti di titoli all’attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro, sino alla fine di settembre 2018, o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi coerente con il proprio obiettivo di inflazione”.
“La crescita dell’Eurozona – ha dichiarato Draghi – dà segnali di moderazione ma rimane coerente con le prospettive di ripresa dell’inflazione. Cautela ma anche ‘immutata fiducia’ da parte dell’Istituto sul fatto che l’inflazione gradualmente stia risalendo verso l’obiettivo prossimo al 2%”.
Sul tema dei dazi annunciati da Donald Trump, il presidente della Bce ha ribadito che le “misure commerciali annunciate dagli Usa devono ancora essere tradotte in realtà, ma se vi fosse un’escalation con una corsa ad alzare barriere commerciali vi sarebbero dei rischi e ciò preoccupa”.
Inoltre, la politica monetaria della Bce richiede molta “pazienza, prudenza e persistenza – spiega ancora una volta Draghi -. Serve una valutazione attenta, un monitoraggio di tutte le informazioni importanti prima di annunciare le prossime mosse sul quantitative easing”.