Qualsiasi cosa si dica delle serie minori, dei loro impianti poco all’avanguardia, di squadre non sufficientemente attrezzate e di tutte le critiche ragionevoli del caso, è ugualmente vero che categorie come la B regalino comunque emozioni, da qualsiasi lato si guardi la classifica.
Capovolgendo il binocolo, guardando per una volta dal basso anziché dall’alto, ci si accorge di una vera e propria bagarre per scansare il pericolo retrocessione: ci sono 9 squadre in 9 punti. Tutto ciò a 5 giornate dalla fine del campionato: fine che toccherà a queste nove squadre eccezion fatta per due, condannate (per fortuna?) a giocare i play out.
Se è vero che la Pro Vercelli (ultima in classifica a 34 punti) dista nove lunghezze dalla 14esima in classifica Cremonese, è anche vero che quest’ultimi distano solo 4 punti dall’ufficiale zona retrocessione (terz’ultimo posto occupato dall‘Ascoli di Cosmi) e 3 punti dalla zona play out (attualmente occupata dal Novara, che giocherebbe lo spareggio salvezza con il Cesena).
E se da un lato Lotito si rivolge ad un esorcista per allontanare la sua Salernitana dalle zone basse della classifica (campani non inseriti nel novero delle nove squadre che lottano per salvarsi, ma comunque solo a +1 dalla Cremonese di Mandorlini) dall’altro lato tutte quelle squadre schiacciate a sandwich in questo parapiglia devono pregare, sperare e lottare.
Si tratta di squadre come Avellino, Pescara ed Entella, che ad oggi non giocherebbero i play out solo perché il Novara ha avuto la peggio negli scontri diretti. Tutto in bilico quindi, almeno fino all’ultima giornata: ci saranno balzi continui, salti e voli pindarici di giornata in giornata, da categoria in categoria. Vedremo chi avrà la meglio in questa caotica marea per non affondare in serie C.