Sono giornate di grande tensione in casa Milan. Dopo il rinnovo di Gattuso, che ha firmato un contratto triennale, il rendimento della squadra è nettamente peggiorato, inanellando una serie di risultati negativi che ha compromesso le possibilità di qualificazione in Champions e ha complicato anche la strada verso la prossima Europa League. Non mancano, però, anche le grane a livello dirigenziale, con i primi contrasti sul prossimo mercato tra la proprietà cinese e la direzione sportiva del club rossonero.
Il direttore sportivo Mirabelli, infatti, aveva chiuso l’acquisto a parametro zero di Bernard, trequartista brasiliano in scadenza di contratto con lo Shakhtar Donetsk, salvo ricevere l’alt da parte di Yonghong Li, che rischia di far saltare l’affare. Alla base di questo stop ci sarebbero le pressioni della proprietà, ma soprattutto del fondo Elliott, di dar vita a una campagna acquisti con meno spese rispetto alla scorsa stagione, per tutelare le finanze del club.
In tal senso, il fondo d’investimento americano avrebbe anche mosso i primi passi per dar vita a un nuovo corso tecnico per la società rossonera, andando alla ricerca di un altro manager da affiancare (o sostituire) a Mirabelli, che rischia di pagare a caro prezzo la stagione deludente del Diavolo, lontanissimo dagli obiettivi prefissati ad agosto, dopo un mercato che aveva di fatto proiettato la formazione rossonera tra le principali candidate alla zona Champions League, oggi lontana quasi 15 punti. Si prospetta un’estate di fuoco a Milanello, considerando anche i sacrifici necessari per evitare sanzioni pesanti da parte dell’UEFA per il mancato rispetto dei vincoli del fair play finanziario.