La guardia di finanza di Macerata ha denunciato 53 dirigenti della Regione Marche per abuso d’ufficio. I dirigenti avrebbero indetto concorsi mai realizzati per assumere a tempo indeterminato 776 persone, provocando un danno alle casse della regione di oltre 121 milioni di euro. L’operazione è stata coordinata dalla procura di Ancona.
La norma costituzionale prevede l’ingresso per concorso nella pubblica amministrazione, ma i 53 dirigenti effettuavano liberamente assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti che avevano invece un contratto a tempo determinato. I bandi venivano realmente predisposti e, secondo l’inchiesta, i requisiti previsti erano “fotografati su quelli effettivamente posseduti dai lavoratori interessati”. Stando alle indagini della guardia di finanza, quindi, i dirigenti denunciati avrebbero “eluso la normativa di settore omettendo di predisporre i Piani triennali del fabbisogno di personale”.
L’indagine è durata 18 mesi, durante i quali sono stati esaminati testimoni e documenti. Il danno monetario alla regione per gli stipendi erogati ammonterebbe a 121.792.009,55 euro, pertanto è stata informata anche la Procura regionale della Corte dei conti.