Sergio Mattarella, così come ipotizzato, ha affidato un mandato al presidente della Camera, Roberto Fico, arrivato al Colle ma non esplorativo bensì ‘circoscritto’.
A otto settimane dal voto dopo consultazioni che hanno portato ad un nulla di fatto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di affidare a Fico un mandato per capire se possa esserci un’intesa M5S-Pd.
“Mi metterò a lavoro da subito, per me il punto fondamentale è partire dai temi e dal programma, per l’interesse del paese”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, al termine del colloquio con il capo dello Stato.
Ma la risposta del Pd non si è fatta attendere. “Non ci sono le condizioni minime per una maggioranza politica tra Cinque Stelle e Pd. Ascolteremo il presidente Fico con la dovuta attenzione, ma per noi le distanze sul programma restano molto marcate”. Lo afferma il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci. “Eravamo, siamo e resteremo alternativi ai Cinque Stelle”, è stato il commento di Matteo Orfini, presidente Pd, secondo quanto riportato da ‘Democratica’, il quotidiano online del partito.
La dichiarazione di Matteo Salvini
Dura la replica da parte del leader della Lega, Matteo Salvini: “Hanno perso in Italia (il Pd, ndr), hanno perso in Molise, se ci date una mano straperderanno domenica in Friuli Venezia Giulia. Io non voglio vedere Renzi, Serracchiani o la Boschi al governo per i prossimi cinque anni. Non è giusto, non è normale, non è rispettoso”. “Bisogna rispettare sempre le indicazioni del Presidente ecc. ecc. ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro”, ha aggiunto.
La dichiarazione di Sergio Mattarella
“A distanza di quasi 2 mesi dalle elezioni del 4 marzo va sottolineato il dovere di dare al più presto un governo all’Italia”, ha detto il presidente Sergio Mattarella a Roberto Fico. “Ho atteso altri tre giorni per registrare eventuali novità pubbliche, esplicite e significative nel confronto tra i partiti. Queste novità non sono emerse”, ha poi sottolineato.
Roberto Fico riferirà giovedì
Al termine del mandato esplorativo affidato alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Sergio Mattarella ha chiesto due giorni di tempo per riflettere. Il mandato affidato alla presidente del Senato non ha portato a progressi sulla formazione del governo, ma ha lasciato aperti “spunti di riflessione”.
Con l’incarico alla Casellati, Mattarella ha voluto verificare la stabilità della maggioranza lungo l’asse Lega-M5S indicata dal leader del centrodestra, Matteo Salvini. Dopo il nulla di fatto toccherà a Fico sondare il terreno sulla proposta di governo del Movimento 5 Stelle, in attesa di capire se avverrà una collaborazione con il Partito Democratico.
Un nodo centrale rimane la posizione del leader della Lega. Matteo Salvini infatti mantiene viva la sua volontà di collaborare con il M5S e per questo chiede del tempo: “Datemi ancora qualche giorno – dice -. Ritengo che con il M5S si possa lavorare bene, ma con patti chiari”. Salvini è pronto a governare sin da subito. “Centrodestra e 5Stelle governino già da questa settimana – ha detto aprendo un comizio a Trieste -. Ma a guidare il governo siano i primi arrivati, ma non dico Salvini o morte”. Il capo del Carroccio ha poi nuovamente invitato Di Maio al confronto. “Lo dico a Di Maio – ha aggiunto – lo dico da leader del centrodestra, mettiamoci al tavolo. Riforma delle pensioni, riforma del lavoro, riduzione delle tasse, blocco degli aumenti dell’Iva e delle accise, blocco e controllo dei confini e in qualche giorno si dà un governo che dura cinque anni a questo Paese. Se tutti scendono dal loro piedistallo e si parla di cose e non di nomi, non c’è problema. Il voto molisano ne è la rappresentazione evidente”.
D’accordo con Salvini in merito al volere dei cittadini, è anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli D’Italia, che in un post su Facebook scrive: “La schiacciante vittoria del centrodestra in Molise con il fondamentale contributo di Fdi, unico partito che cresce rispetto alle politiche, è un’altra indicazione chiara per il Presidente Mattarella: gli italiani vogliono un governo guidato dal c.destra e con un programma di centrodestra. Complimenti e buon lavoro al neo governatore Donato Toma! Ora a testa bassa per strappare anche il Friuli Venezia Giulia alla sinistra”.
Il partito più votato alle scorse elezioni, però, non sembra intenzionato ad una collaborazione con Silvio Berlusconi, dal quale Salvini non si sgancia, per non sfaldare il centrodestra. Silvio Berlusconi intanto, continua a ritenere immaturi e incapaci gli esponenti del Movimento 5 Stelle ma, allo stesso tempo, si fida di Salvini.
Luigi Di Maio, candidato premier del M5S, da canto suo ha annunciato la stesura di un contratto di governo in 10 punti da proporre a Lega e a Pd affermando che il Movimento “non ha nessuna intenzione di perdere la sua identità politica in un governo di coalizione classico, anche perché la distanza dalla Lega e dal Partito democratico su molti temi decisivi e sui mezzi per realizzarli rimane netta”.
I dem non sembrano disposti ad un’alleanza con il Movimento 5 Stelle ma hanno fatto sapere che risponderanno positivamente ad un invito alle consultazioni da un possibile incaricato dal Colle a determinate condizioni. “La pregiudiziale – spiegano fonti di maggioranza – è che Di Maio chiuda il forno con la Lega. Se non dichiara chiuso il confronto con la Lega e tergiversa, anche alla luce dei vari ultimatum già scaduti di Di Maio a Salvini il Pd neanche si siederà al tavolo”. Intanto i renziani continuano a ritenersi alternativi a M5S e se si dovesse avviare un confronto, questo potrebbe aprire – a parere dei dem – scenari nuovi, anche con mutamenti interni al Movimento.