Ѐ stato finalmente raggiunto l’accordo tra Alitalia e i sindacati al Ministero del Lavoro. La cassa integrazione straordinaria, la cui scadenza era prevista per il 30 aprile, sarà soggetta ad una procedura di proroga. A riferirlo sono le stesse fonti sindacali, al termine del confronto.
Alla nuova CIGS (che durerà altri 6 mesi) sarà dato il via l’1 maggio. La proroga interesserà poco più di 1400 dipendenti. Un numero che si riduce fortemente sia rispetto agli attuali lavoratori in CIGS (1630), sia rispetto all’iniziale richiesta dell’azienda che riguardava 1680 impiegati. Tra i dipendenti coinvolti, 1030 fanno parte del personale di terra, 90 sono comandanti e 370 sono assistenti di volo.
Ad ogni modo, l’intesa ha numerosi punti salienti. I lavoratori in cassa integrazione a zero ore, infatti, diminuiranno ulterioremente. La soglia dovrebbe scendere (addirittura) al di sotto delle 300 unità. Come si può leggere nel testo del verbale, infatti, Alitalia compirà ogni sforzo utile a favorire il ricorso alla rotazione. Ma l’accordo prevede altre importanti novità. Il personale in CIGS, infatti, potrà usufruire di tutte le politiche attive del lavoro. A questo punto, dunque, si prevede una circolare del Ministero per poter applicare quanto previsto da un emendamento alla legge di Stabilità, secondo cui anche chi sta in regime di cassa integrazione può usufruire delle politiche attive.
Tutte le sigle firmatarie sono entusiaste. “Si tratta di un accordo molto importante”, si può leggere nella nota congiunta di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl TA, Anpav e Anpac. In questo senso si esprime anche il segretario generale della Fit, Antonio Piras che ha dichiarato: “La firma dell’accordo di oggi con Alitalia è positiva per il suo futuro e dimostra il continuo impegno dei sindacati in questo senso”. L’accordo di oggi, inoltre, si inserisce in uno scenario più ampio che miri a rendere più efficiente il sistema nazionale dei trasporti. Per quanto riguarda il traffico aereo, non si potrebbe prescindere – secondo i sindacati – dal rafforzare la compagnia di bandiera. “Non si va da nessuna parte se ogni aeroporto agisce da sé, senza una programmazione nazionale, attirando piccole compagnie aeree, magari con soldi pubblici”, ha concluso Piras. E, dopo la proroga della CIGS, i sindacati già sperano in una prossima mossa: il 26 aprile, infatti, si terrà un vertice tra le sigle e Alitalia per un’eventuale proroga del contratto di lavoro.