Il Consiglio dei ministri italiano ha deliberato il conferimento della cittadinanza ad Alfie Evans, il bimbo di 23 mesi affetto da una malattia neurologica degenerativa sconosciuta e ricoverato all’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool.
La decisione, frutto di una riunione lampo indetta dal ministro Marco Minniti, è stata presa “in considerazione dell’eccezionale interesse per la Comunità nazionale ad assicurare al minore ulteriori sviluppi terapeutici, nella tutela di preminenti valori umanitari che, nel caso di specie, attengono alla salvaguardia della salute”.
Alle 14.00 (ora italiana) erano iniziate presso l’ospedale di Liverpool le operazioni per il distacco dei macchinari che tengono in vita il bimbo di 23 mesi. Orario e modalità di intervento sono indicati nel ‘Piano per la sospensione del trattamento‘, un documento di indicazioni consegnato dall’ospedale inglese a Thomas Evans, il padre del bambino. Nel testo si specifica infatti che la procedura per il distacco del macchinario per la ventilazione avviene nello stesso reparto dove il piccolo è ricoverato. Oltre a ciò, sono indicati i medicinali da somministrare ad Alfie per il controllo dei sintomi. All’operazione erano presenti i genitori del bimbo, due membri della famiglia e Mariella Enoc, presidente dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Oltre 100 persone si sono radunate dinanzi all’ospedale per sostenere i genitori nella battaglia contro la decisione della magistratura inglese di autorizzare i medici a staccare la spina. I manifestanti sventolano le insegne del cosiddetto ‘Alfie Army‘.
Una parte di essi ha tentato di fare irruzione nell’ospedale, come riporta la BBC, ma la polizia ha bloccato l’ingresso.
Le manifestazioni sono accompagnate dalla contestazione dei genitori del piccolo Alfie. Ieri Thomas Evans ha chiesto l’intervento della Regina Elisabetta per porre fine agli “ordini crudeli” che “non sono autorizzati da alcuna legge”. Ordini emessi da giudici che “pretendono di esercitare il potere di vita e di morte sui sudditi di Sua Maestà”. Il padre di Alfie ha inoltre accusato l’ospedale di negligenza e noncuranza nei confronti del figlio.
La Corte europea dei diritti umani ha rigettato il ricorso presentato dai coniugi Evans e la loro richiesta di chiedere al governo di Londra l’adozione delle misure necessarie per tenere in vita Alfie.
Punto principale della richiesta era il trasferimento del piccolo all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Numerosi gli appelli lanciati da papa Francesco, che ha preso a cuore la vicenda di Alfie. “Ho parlato con i genitori, ho portato loro la vicinanza del pontefice, ma anche dei tanti genitori che si trovano nella stessa situazione», ha dichiarato all’Ansa la Presidente dell’ospedale romano, Mariella Enoc, aggiungendo che “i genitori non si rassegnano, stanno facendo di tutto per rallentare l’inizio della procedura, ma non si può più far nulla”.
Non sono mancate le reazioni politiche sul caso Evans. La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni lancia un appello su Facebook affinché il Governo italiano “conceda il visto diplomatico alla famiglia Evans e permetta loro di venire in Italia. Alfie può essere ancora salvato”.
Dello stesso avviso è il leader della Lega Matteo Salvini, il quale ha scritto su Twitter: “Da papà mi domando come si possa staccare la spina a un bimbo contro il volere dei suoi genitori. Un abbraccio, forza piccolo Angelo #SaveAlfieEvans”.