Bandiera a scacchi a Austin. Marc Marquez è il re dell’arena texana. E quello di oggi è il sesto successo consecutivo, per il pilota spagnolo, nel GP delle Americhe. Fuori dal podio nella griglia di partenza, ma in testa già al primo giro. Marquez è il Mr Texas, in una gara piuttosto tranquilla, che ha guidato già dai primissimi minuti. A Austin, però, si parla spagnolo. E la Yamaha ‘infuocata’ di Maverick Viñales chiude la gara in seconda posizione, davanti a Iannone nell’ultimo gradino del podio.
La griglia è pronta. A pochi minuti dalle 21, comincia la gara. Già al primo minuto, si abbozza il duello tra Viñales e Andrea Iannone. L’italiano sembra avere la meglio, ma – mentre tenta di prendersi la vetta – Marquez si infila tra i due. E, nel giro di qualche secondo, sale in testa. Al terzo giro, Iannone torna a farsi vedere sulla traiettoria della spagnolo. Lo precede, ma va largo. E Marquez si riprende la vetta. Al sesto, ha già due secondi di vantaggio su Iannone.
Insomma, non c’è gara. Marc Marquez è il re del Texas. E lo è per sesta volta consecutiva. Sembra che partire quarto non abbia influito molto sulla gara del pilota della Honda. Prima o seconda fila – a Austin – per Marquez è (quasi) indifferente. Tutto da vivere, invece, è il duello che si accende al settimo giro di pista. Rossi, in quarta piazza, sembrava minacciare Viñales. Ma Valentino ha perso terreno a favore del suo compagno della Yamaha. All’ottavo giro, la staccata di Viñales su Iannone è micidiale. Il pilota abbruzzese scivola in terza posizione. E Andrea deve cominciare a guardarsi le spalle: solo 359 millesimi lo separano da Rossi. Viñales, intanto, prova a recuperare qualche decimo su Marquez. A questo punto, ci sembra proprio che gli spagnoli, in Texas, siano di casa. Primo e secondo, Marc e Maverick si prendono la pole insieme ad Andrea Iannone. E il podio dell’abruzzese è il primo per la Suzuki in MotoGP su questo circuito.
Valentino si difende con un buon quarto posto. Non rischia mai di farsi agganciare dagli inseguitori. Ma al podio non riesce neppure ad avvicinarsi. Maverick è troppo veloce. Così, Rossi precede un grande Dovi che, nonostante i sorpassi, oggi non ci ha fatto sognare. Grazie alla caduta del leader di classifica, Cal Crutchlow, Andrea Dovizioso torna in testa alla classifica iridata. Un solo punto di vantaggio lo separa dal re del Texas.
Alle spalle di Dovi, Zarco si prende un sesto posto ottenuto a fatica dopo una lunga battaglia col pilota della Ducati. In settima piazza, nonostante il polso operato, un immenso Dani Pedrosa. Spade incrociate, invece, per le Ducati non ufficiali. Dopo un avventuroso duello al 19esimo, l’ottava posizione tocca a Rabat che chiude davanti al compagno Miller. Ultima della top10, invece, l’Aprilia di Espargaró.