Sono due i protagonisti dell’assurda web-story che sta scatenando accese polemiche sui social. Uno è morto e non ha bisogno di molte presentazioni. Ѐ nato, 129 anni fa, nella giornata di oggi. E si chiama Adolf Hitler. L’altro è vivo (e forse neppure molto scosso dalla bufera di insulti). Si chiama Felice Spicocchi ed è il vicepreside dell’istituto agrario Ulpiani di Ascoli Piceno.
Il docente, questa mattina, ha avuto l’idea di augurare al Führer un piacevole compleanno. “Centoventinove auguri di buon compleanno”, ha scritto su un post Facebook, pubblicato e poi rimosso dal suo profilo. E ha persino tradotto gli auguri in tedesco.
Internet non perdona. Infatti, anche se il post è stato prontamente cancellato da Spicocchi, gli auguri non sono sfuggiti alla gogna mediatica. E l’episodio è stato immediatamente registrato dal Comitato Antirazzisti del Piceno. “L’Italia è una Repubblica democratica e antifascista”, esordisce la nota di protesta dell’associazione. L’istanza sollevata è semplice e perfettamente coerente. Adolf Hitler è definito come l’emblema incarnato della negazione di tutti i principi democratici. E ci sono addirittura andati piano. L’Italia, pertanto, fondata su valori democratici, non può permettere che chi manifesta aperta simpatia per Hitler rivesta un ruolo pubblico. Soprattuto se il ruolo pubblico in questione è addirittura quello di educare gli studenti. Si richiedono, pertanto, immediati provvedimenti nei confronti del vicepreside. Anche l’ANPI locale ha definito la provocazione (ammesso che lo fosse) “vergognosa e inaccettabile”.
Felice Spicocchi, intanto, non tace. Anzi. Ha scelto proprio tutt’altra strategia di difesa. E, mentre i profili Facebook di mezza Italia gli puntano il dito contro, il docente si appella all’ANSA. “Ho solo voluto fare gli auguri a una persona nata 129 anni fa”, spiega cristallino. Una persona che non sarebbe affatto Adolf Hitler, ma un tale Colmar Walter Hahn, fotografo berlinese nato il 20 aprile. Di 129 anni fa. Una coincidenza (s)fortunata per Spicocchi. Infatti, il docente precisa: “Si tratta di una persona di cui ammiro le opere artistiche”. Se fosse vero, il vicepreside dell’Ulpiani sarebbe tra i pochi in Italia (e nel resto del mondo) a conoscere il nome di Hahn. Il fotografo non ha neppure una pagina di riferimento Wikipedia in una lingua diversa dal tedesco. Poi, probabilmente preoccupato di non aver blaterato abbastanza assurdità, Spicocchi prosegue: “Non sono certo di sinistra, ma questo è un granchio colossale”. Chissà per quale motivo ha voluto fare questa specificazione.
Per intero la replica del professor Spicocchi: “Gentili signori il pandemonio che si è creato ha del surreale. Stamattina mi è venuta la ‘brillante’ idea di fare gli auguri di buon compleanno a Colmar Walter Hahn, artista e fotografo nato il 20 aprile 1889 a Berlino. Chi conosce l’artista e sa di cosa stavo parlando, ha infatti commentato ‘tanti auguri allo zio di Berlino’ e ho messo anche un like al commento. Dopodiché si è scatenato l’inferno. Non so chi abbia iniziato, ma il mio post è stato travisato, volendo a tutti i costi associarlo al dittatore Adolf Hitler. Per di più nato in Austria, a Branau am Inn e non a Berlino. Forse se avessi scritto 129 volte auguri di buon compleanno ‘zio’ Walter, tutto questo non sarebbe successo … Per di più, se si visita la mia pagina Facebook non c’è nemmeno un’immagine legata, né tantomeno inneggiante, a fascismo o nazismo. Non sono di sinistra e lo sanno anche i sassi, ma questo tipo di associazione mi appare forzata e esagerata. Scrivo questo comunicato dopo aver consultato il mio avvocato, a cui spero di non dovermi rivolgere per bloccare questa campagna diffamatoria”.