Nella serata storica del debutto a livello di playoff NBA di Joel Embiid, è Marco Belinelli a condividere le luci della ribalta con il centro camerunese, con il contributo da 21 punti alla causa dei suoi Philadelphia 76ers vincitori a Miami, per portare la serie sul 2-1. In pieno controllo, invece, New Orleans Pelicans e Golden State Warriors, ancora imbattute in questa postseason.
Miami Heat-Philadelphia 76ers 108 – 128 (1 – 2)
Potranno anche non vincere questa serie di playoff, ma una cosa è certa: i Philadelphia 76ers sono una squadra costruita per far bene anche ad aprile e maggio, con un mix esplosivo di giovani di talento e veterani affidabili che li aiutano a crescere nei momenti di difficoltà. Invece di sciogliersi dopo la sconfitta di gara-2, i Sixers si sono presentati in Florida decisi a riprendersi immediatamente il fattore campo, con un Joel Embiid in più. Il prodotto di Kansas ha ingaggiato un duello a distanza con la tifoseria degli Heat, zittendo più volte il pubblico avversario e registrando 23 punti e 7 rimbalzi (con 3 stoppate) nella sua prima partita di postseason. Un risultato che rischia di tagliare le gambe agli Heat, che dovranno esser bravi in gara-4 a reggere il contraccolpo psicologico.
New Orleans Pelicans-Portland Trail Blazers 119 – 102 (3 – 0)
Non bastano i miglioramenti al tiro di CJ McCollum (anche stavolta non assistito da Lillard) per permettere ai Blazers di riaprire una serie che, dopo stanotte, sembra ormai definitivamente chiusa, considerando che due delle quattro gare rimanenti si giocheranno allo Smoothie King Center. Accanto al solito Anthony Davis, il protagonista della notte è Nikola Mirotic, autore di 30 punti con un chirurgico 80% dal campo, oltre al solito contributo, sempre troppo sottovalutato, nella metà campo difensiva. I Pelicans, adesso, avranno il primo match point sulla racchetta già sabato sera in gara-4, per centrare uno storico secondo turno.
San Antonio Spurs-Golden State Warriors 97 – 110 (0 – 3)
Nella notte del ricordo della moglie di coach Popovich, scomparsa mercoledì, è Ettore Messina a guidare i San Antonio Spurs, che non riescono però a onorare la memoria della loro first lady, nonostante un redivivo Parker da 16 punti in altrettanti minuti in uscita dalla panchina. Troppo forti i Warriors per questa versione di San Antonio, invecchiata e priva di Kawhi Leonard, giocatore che farà molto discutere in estate dopo la sua decisione di rinviare a oltranza il rientro in campo al seguito della riabilitazione per un infortunio muscolare.