A quasi un anno e mezzo dal maxi colpo al caveau dell’istituto di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro, la polizia ha arrestato i componenti del gruppo criminale responsabile della rapina. L’operazione criminale, messa in atto con metodi paramilitari e l’uso di mitra e sofisticate apparecchiature elettroniche, fruttò oltre 8 milioni di euro.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro che si è avvalsa delle attività investigative condotte dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dai poliziotti delle Squadre Mobili di Catanzaro e Foggia. L’assalto suscitò allarme in quanto gli esecutori sfondarono con un potente mezzo cingolato i muri corazzati del caveau.
Ai componenti della banda è stata contestata l’aggravante della metodologia mafiosa. Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, una parte dei proventi è stata corrisposta alle famiglie di ‘ndrangheta che hanno influenza sulla zona.