Dopo oltre vent’anni ricchi di trofei, bel gioco e giovani lanciati nel grande calcio, Arsene Wenger lascia l’Arsenal. Lo ha comunicato il club londinese, attraverso i propri canali ufficiali, riportando le parole del tecnico alsaziano, che ha deciso di salutare a fine stagione.
“Dopo averne discusso con il club e aver considerato attentamente la mia decisione – si legge – ho scelto di lasciare il mio incarico al termine di questa stagione. Sono grato di aver avuto il privilegio di servire questa gloriosa società per così tanti anni, e l’ho guidata con integrità e devozione. Voglio ringraziare lo staff, la dirigenza e i tifosi che rendono questa squadra così speciale, e chiedo ai nostri fan di sostenere la squadra nel finale di stagione. Il mio amore e supporto per sempre, Arsene Wenger”.
— Arsenal FC (@Arsenal) 20 aprile 2018
Aperti, adesso, i casting per la sua successione. In Inghilterra è forte il nome di Patrick Vieira, ex leggenda dei Gunners, ma restano da seguire con attenzione anche le piste che portano agli italiani Carlo Ancelotti e Max Allegri, e a Luis Enrique, che più di ogni altro allenatore disponibile sarebbe in grado di continuare nel solco di un gioco fatto di palleggio e verticalizzazioni, ormai consolidatosi nel Nord di Londra.
Arrivato nel 1996 all’allora stadio di Highbury, Wenger ha collezionato sulla panchina dell’Arsenal oltre 1200 panchine, portando a casa 17 trofei e lanciando un’infinità di futuri campioni, da Thierry Henry a Robin van Persie, passando per Cesc Fabregas e Adebayor. In queste ultime partite alla guida dei Gunners il francese ha la possibilità di aggiungere al suo palmarés l’Europa League, con la squadra che ha raggiunto la semifinale con l’Atletico Madrid.