Domenica prossima, ore 20.45, in programma il posticipo della 34a giornata di Serie A fra Juventus e Napoli: una partita, questa, che deciderà inevitabilmente le sorti d’entrambe le squadre. In palio c’è lo scudetto e il match si prospetta come una vera e propria decisiva finale, dal sapore unico, culturale, che contrappone due mondi diversi nel modo di intendere il reale.
Gli ospiti partenopei hanno bisogno di un solo risultato: la vittoria. Vincere li porterebbe a -1 dalla Juve, e visto il tosto calendario che attende i bianconeri (Inter e Roma saranno trasferte dure per la squadra di Allegri), il Napoli ha ancora qualche chance per alzare al cielo l’agognato titolo.
Una partita, quella dello Stadium, che gli uomini di Sarri dovranno giocare con intelligenza, meticolosità e perfezione. Un pareggio, figuriamoci una sconfitta, non servirebbe a nulla per gli azzurri: il settore ospiti dello Stadium si prospetta già sold-out, con gli ultras del Napoli pronti ad incitare la squadra per tutti e 90 minuti.
I bianconeri guidati da Massimiliano Allegri avranno l’opportunità di giocare con due vantaggi: da un lato il fattore campo, accompagnati dal tifo casalingo dello Juventus Stadium. Dall’altro lato potranno contare su un cuscinetto di 4 punti, un vantaggio che ai fini dello scudetto potrebbe essere quanto mai decisivo.
La Juventus, che vuole battere il proprio record di scudetti consecutivi (se dovesse andare in porto questo, sarebbe il settimo di fila conquistato dai bianconeri) non giocherà con la consapevolezza d’avere a disposizione due risultati utili: accontentarsi non è mai stato il monito della Juve, non è mai stato l’imperativo di una squadra abituata a vincere. Perciò il pareggio, un risultato che potrebbe venire fuori visto l’equilibrio in campo, lascerà comunque spazio alla voglia di vincere d’entrambe squadre.
Un match che andrà oltre, infondo, a quelli che sono gli interessi di classifica: lo sapeva già Luciano De Crescenzo, l’artista “creatore” del Professor Bellavista, che rivisitato ed inserito in un dialogo con uno juventino, da tifoso partenopeo si lascia scappare: “Insomma, vi nascondete a Napoli e a Torino siete sempre meridionali“.
Perché infondo, forse, Napoli è un po’ come Torino ma con il mare; e Torino, per certi versi è così simile a Napoli, ma con quella capacità “industriale” di produrre sempre, tanto, a ritmo incessante. Con la voglia costante di vincere…