Milano si arricchisce di un nuovo spazio espositivo. Si tratta della “Torre” della Fondazione Prada, un edificio sfaccettato di cemento bianco e vetro di nove piani progettato dall’archistar Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio Oma. Un elemento che completa l’attività di valorizzazione della struttura che ospita la Fondazione, un’ex distilleria dei primi anni del ‘900 adesso diventata uno dei punti di riferimento più importanti del panorama artistico europeo.
La Torre della Fondazione Prada
La Torre, che verrà aperta al pubblico venerdì 20 aprile, è stata pensata per stupire il visitatore. La struttura infatti è una combinazione di forme che cambia in base alla luce e al punto d’osservazione, con l’obbiettivo di creare un legame fra le opere d’arte e l’architettura che le ospita. Dei nove piani che compongono la Torre soltanto i primi sei sono riservati all’esposizione artistica. Gli ultimi tre infatti sono dedicati ai servizi per il visitatore, fra i quali anche un ristorante e una terrazza panoramica che si pone come punto d’osservazione privilegiato dello skyline milanese.
La struttura innovativa della Torre della Fondazione Prada
La struttura, come accennavamo, non presenta parametri costanti. Una parte dei livelli presenta una pianta trapezoidale e la restante una pianta rettangolare. Inoltre l’altezza dei tetti di ogni piano cresce dal basso verso l’alto, partendo dai 2,7 metri del primo piano per arrivare agli 8 metri dell’ultimo piano. I vetri inoltre sono disposti come a creare un intarsio di luce, esponendo la Torre a nord, ad est e ad ovest tranne nell’ultima sala del museo in cui la luce cade dall’alto, ad effetto zenitale.
Sebbene infine sembri essere un elemento a sé stante, la Torre si ricompone agli altri edifici già esistenti della Fondazione grazie soprattutto a una struttura diagonale in acciaio e cemento posta sul lato sud che la lega al Deposito e all’interno della quale scorre un ascensore panoramico.
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