Si sta diffondendo rapidamente nello Stato di Victoria, in Australia, tanto che i ricercatori parlano già di epidemia. Si tratta dell’ulcera carnivora, nota anche come ulcera di Buruli, e non ne è stata ancora individuata la causa. In tre anni i casi di ulcera carnivora si sono triplicati in Australia e nemmeno gli esperti, nonostante le ricerche e gli studi fatti finora, sanno come fermarla.
L’ulcera carnivora si manifesta con pomfi sottocutanei simili a punture di insetto soprattutto su braccia e gambe, secondo quanto riporta l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Con il il passare dei giorni le lesioni si estendono fino ad raggiungere, in casi eccezionali, l’osso. L’infezione è causata dal Mycobacterium ulcerans, un microbo simile a quelli che causano lebbra e tubercolosi. Una volta diagnostica l’ulcera carnivora è bene iniziare una terapia antibiotica anche nei bambini.
L’origine dell’ulcera carnivora è incerta. Secondo alcune ipotesi a veicolare il batterio sarebbero le zanzare, in quanto la maggior parte dei casi si sono verificati in prossimità di fiumi e laghi, sebbene ancora la teoria non sia stata dimostrata. Allo stesso modo sono state individuate tracce di ulcera carnivora anche su koala, cani, gatti e opossum ma anche in questo caso non ci sono prove certe. E’ sicuro comunque, stando a studi recenti, che non si contagi da persona a persona.
Secondo il rapporto dell’OMS, il maggior numero di casi si sta verificando nel sud dello Stato di Victoria in aree geografiche con clima temperato dove finora l’infezione non era giunta e, almeno apparentemente, poco adatto alla diffusione della malattia.