Decisione quasi unanime a Bruxelles. I Paesi membri dell’Unione europea, con le sole astensioni di Germania e Lussemburgo, hanno approvato a larga maggioranza il regolamento esecutivo sull’indicazione dell’origine del prodotto principale sulle etichette degli alimenti. Resta da valutare l’impatto che la norma avrà in paesi in cui i decreti sull’origine degli alimenti sono già in vigore.
Obbligo di indicare origine alimenti in etichetta
Grano, pasta e latte dovranno avere sull’etichetta l’indicazione di provenienza dell’ingrediente principale. Secondo le norme approvate dall’Ue, i produttori saranno obbligati a fornire le informazioni di origine quando il luogo di provenienza del prodotto non è lo stesso di quello del suo ingrediente primario.
L’indicazione geografica del riferimento all’origine è molto flessibile. In alcuni casi è possibile indicare soltanto “Ue” o “non Ue”, oppure indicare il paese o la regione. La norma non si applica ai prodotti Dop, Igp, Stg o a marchio registrato. Il regolamento approvato entrerà in vigore dopo tre giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue e si applicherà da aprile 2020. Resta da valutare l’impatto che la norma avrà in paesi, come l’Italia e la Francia, in cui sono già in vigore decreti sull’origine degli alimenti.