Gli antiossidanti contenuti nel tè verde e nei suoi infusi non costituiscono un rischio per danni epatici. Queste le conclusioni dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che ha reso pubblico il suo parere dopo le preoccupazioni sollevate da alcuni paesi del Nord Europa. Attenzione invece agli integratori a base di tè verde.
Gli antiossidanti presenti nel tè verde si chiamano catechine. Queste sostanze diventano nocive quando vengono assunte tramite integratori alimentari in dosi pario o superiori agli 800 mg al giorno. Gli infusi di tè verde ne contengono dagli 90 ai 300 mg, per cui non sono ritenuti pericolosi per la salute del fegato.