La “moda” che ha attraversato il mondo del cinema e dello spettacolo in genere sembra non aver influenzato minimamente Isabella Rossellini, attrice italiana 65enne, che ha dichiarato alla rivista Vulture di essere stata struprata a 15-16 anni e di non aver alcuna intenzione di denunciare.
“Capisco il valore che per alcune persone può avere il condividere le proprie esperienze ma per quanto mi riguarda, questo non vale. Perché dovrei tirare fuori questa storia 48 anni dopo? Che cosa accadrebbe se la gente iniziasse a dire: ‘No, ora devi dire il suo nome’? Non so cosa faccia ora: potrebbe essere sposato, potrebbe avere dei figli. In Italia sono una superstar, se facessi il suo nome gli rovinerei la vita”.
Rossellini spiega anche che non avrebbe alcun senso denunciare l’uomo, poichè ha commesso quel peccato “nel contesto di una cultura completamente diversa da quella in cui viviamo oggi”. “Quest’uomo mi ha ferito nel contesto di una cultura che tutti stiamo provando a cambiare. Non penso che la soluzione sia individuare questa persona e distruggere la sua vita. Non ho il cuore per farlo”.
Nonostante l’attrice vada in controtendenza rispetto alle colleghe, considera importante il movimento del #MeToo:”La cosa più interessante è come questo movimento sia riuscito a mostrare tutti i modi in cui le donne possono essere ridotte. Lo stupro è un modo di far del male che tutti possono riconoscere. Ma ci sono tanti altri modi per far del male a una donna”.