Una anatomia dalla curvatura indesiderata, spesso innescata da traumi durante il coito. Stiamo parlando del pene curvo in erezione, di cui soffre il 10% dei maschi italiani. Numeri importanti, che si differenziano dalla percentuale mondiale: in tutti gli altri paesi ne soffre il 3%, massimo il 6. Ma quali sono le conseguenze dei traumi avuti durante i rapporti sessuali?
In questo caso, l’uomo avverte forti dolori fisici che finiscono con l’innescare un disagio funzionale, oltre che un imbarazzo estetico di cui non è facile parlare. Spesso infatti, oltre alla curvatura del pene, vi sono dei problemi molto più gravi che sfociano nella malattia di La Peyronie, anche chiamata ‘induratio penis plastica’. Si tratta di un disturbo che può rendere impossibili i rapporti sessuali, determinando dolore sia a riposo che in erezione. Uno stato perenne di disagio.
La malattia può colpire sia giovane che adulti. Il picco di frequenza di questa malattia si riscontra infatti nella fascia tra i 40 e i 60 anni in cui si conta il 59,2% dei soggetti. I diabetici, gli ipertesi e le persone con alterosclerosi hanno un rischio nove volte maggiore di svilupparla.
Quella del pene curvo è una situazione morfologica abbastanza comune. Trattare chirurgicamente questa problematica è possibile: sono infatti oltre 50 le tecniche messe a punto così e la correzione della curvatura prevede tre modalità, la chirurgia di accorciamento, la chirurgia di allungamento la chirurgia protesica.
Fonte Agi