La Quick-Step, mai come in questo 2018 ciclistico, è la squadra da battere nel World Tour UCI. Alla Freccia-Vallone, dopo una serie di piazzamenti (due secondi posti negli ultimi anni), Julian Alaphilippe si è preso la sua rivincita su Alejandro Valverde, il dominatore della seconda classica delle Ardenne negli ultimi quattro anni, trionfando sul Muro di Huy.
Per il venticinquenne francese si tratta del primo successo in una classica, dopo aver raccolto solo delusioni negli anni passati al Nord e al Lombardia. Niente da fare per Vincenzo Nibali, che aveva tentato l’azione in fuga da lontano a 45,8 chilometri dall’arrivo sulla Cote de Reve. Lo Squalo dello Stretto, in compagnia dell’estone Kangert, di Schachmann e Haig aveva provato a far saltare il banco, ma è stato ripreso proprio sul più bello, a pochi chilometri dallo striscione del traguardo.
Un allenamento positivo, comunque, alla vigilia della Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, il vero grande appuntamento di questa prima parte di stagione per il messinese, che ha già mostrato alla Milano-Sanremo di essere in grandi condizioni. Il lotto degli avversari è il solito, con tutti i migliori in lizza: da Valverde ad Alaphilippe, passando per Kwiatkowski.