Macabro ritrovamento all’interno di un ex deposito ferroviario tra viale Lunigiana e via Sammartini, a Milano. Ad allertare le forze dell’ordine è stata una clochard in cerca di un rifugio per la notte: la donna ha notato un cadavere avvolto in una coperta e con le ossa disassemblate probabilmente a causa degli animali.
Accanto al corpo, però, è stato trovato il documento di identità di un uomo scomparso nel 1991. Sul luogo c’erano tracce di un rogo. I resti umani si trovavano in un punto isolato dell’ex deposito ma facilmente raggiungibile dagli altri senzatetto della zona. È dunque possibile che lo scheletro sia stato notato da altri e mai segnalato per evitare problemi.
Il documento di identità rinvenuto appartiene ad un uomo di 75 anni affetto da problemi psichici, originario di Enna ma da tempo residente a Milano e di cui si sono prese le tracce nel 1991. Lo scheletro è integro ma a causa del tempo trascorso e dell’esposizione ad animali, risulta leggermente disassemblato.
Tutta l’area è ricoperta di uno spesso strato di polvere, smog e muffe, ciò complica il lavoro della scientifica che si avvale della consulenza della dottoressa Cristina Cattaneo. Dai primi accertamenti del medico legale non risultano segni di violenza e secondo gli investigatori della squadra mobile, è possibile che si tratti di una morte naturale.