Sono circa 4500 le donne italiane che contraggono il cancro alle ovaie. I sintomi, come pressione e gonfiore addominali sono molto comuni e frequenti e ingannevoli tanto da non essere subito attribuiti alla tumore. In via di sperimentazione un vaccino che renderebbe il sistema immunitario capace di contrastare il cancro alle ovaie. Secondo Science Translational Medicine, i risultati delle prime sperimentazioni sono “promettenti” e hanno mostrato una percentuale di sopravvivenza due volte più alta a due anni dalla diagnosi della patologia.
Il vaccino sperimentale è funzionale soprattutto nelle pazienti che mostrano una maggiore reazione alle cellule tumorali. E’ in questi casi che si dimostra utile somministrare il vaccino contro il cancro per aumentare la reattività del sistema immunitario. A partire da questa ipotesi l’equìpe di ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania ha elaborato 25 vaccini personalizzati da somministrare alle pazienti con diagnosi di carcinoma ovarico recidivante avanzato.
I vaccini sono stati creati a partire dalle cellule del sangue capaci di identificare le cellule tumorali e di segnalarle alle cellule del sistema immunitarie affinché queste siano preparate ad attaccarle. A una parte delle pazienti con cancro alle ovaie è stato somministrato solo il vaccino, le altre lo hanno assunto in combinazione con farmaci chemioterapici. La maggiore risposta (78%) è stata ottenuta proprio da quest’ultimo gruppo rispetto alle altre pazienti che invece hanno manifestato una risposta pari al 44%. Infine le pazienti sottoposte ai test non hanno prodotto effetti collaterali evidenti.