Nuovo caso di aggressione all’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo. Un addetto alla distribuzione dei pasti, operante in un reparto annesso al pronto soccorso, è stato pestato dal parente di un paziente e ha riportato la rottura di un timpano. Il fatto si è verificato domenica sera quando l’operatore aveva invitato i parenti dei pazienti ad uscire, in modo tale da poter distribuire i pasti. In seguito all’aggressione, l’uomo è stato denunciato alle forze dell’ordine.
Palermo, cinque casi di aggressione in tre settimane
Il pestaggio avvenuto domenica sera rappresenta il quinto caso di aggressione in corsia in tre settimane. Lunedì un chirurgo dell’ospedale Villa Sofia è stato preso a colpi di casco dal parente di un paziente. Un’altro scontro violento si è verificato sabato 7 aprile all’ospedale dei Bambini. Il padre, dopo aver appreso della morte figlio in seguito a un’operazione delicata per rimuovere un tumore, ha picchiato quattro medici, provocando un trauma cranico a uno di loro.
Giovedì 5 aprile era toccato a una dipendente dell’Asp di Carini, aggredita da un utente. Mentre stava fornendo informazioni in sala d’attesa, la donna è stata trascinata per i capelli e colpita con calci e pugno. Invece l’altro precedente risale al 25 marzo: a Partinico un giovane, recatosi al pronto soccorso dell’ospedale, ha preteso di essere visitato senza aspettare il proprio turno. L’infermiera si è avvicinata per fornirgli spiegazioni, ma l’uomo ha reagito con due calci alla spalla e al petto, provocandole qualche lieve lesione.