Per il leader della Lega, Matteo Salvini, la strada per la formazione di un governo esecutivo è semplice: “Noi vogliamo dialogare con tutti – dice -, eccezion fatta del Pd”. Sono queste le parole di Salvini mentre, alla vigilia del secondo giro di consultazioni al Quirinale, presenta il nuovo sindaco di Terni. Se non riuscisse a trovare accordi con il Movimento 5 Stelle, al quale ha proposto invano un dialogo, il capo del Carroccio si dichiara pronto ad andare al governo da solo.
Salvini: “Andiamo al governo da soli”
Matteo Salvini ha le idee chiare ma se gli altri non sono disposti a collaborare, lui è pronto a tornare al voto. “La strada è semplice – ha detto -: noi vogliamo dialogare con tutti, eccezion fatta del Pd. Se gli altri non ci stanno le vie sono due: o andiamo al voto dove penso potremo vincere da soli superando chi pone veti e fa capricci, oppure, come extrema ratio, andiamo da soli, ci facciamo carico noi della situazione”. E qui le allusioni al M5S sembrano ben chiare.
Le divergenze tra Lega e M5S
Nonostante Luigi Di Maio, leader del M5S, sembri tenere le porte chiuse ad un eventuale accordo con la Lega, Salvini si dichiara ancora aperto al dialogo. “Io continuo a volere il dialogo – afferma – e a sperare che tutti vogliano governare questo Paese: ma se vuoi costruire qualcosa di concreto non puoi metterti sul piedistallo e dire, come faceva Alberto Sordi, ‘io sono io e voi siete… poca roba’”. Precisa poi le sue motivazioni: “Tra noi e il Movimento 5 stelle – spiega Matteo Salvini – ci sono molte idee in comune ma anche delle differenze: noi governiamo molto bene da tanti anni regioni molto importanti, invece loro, penso a Roma e Livorno, non stanno facendo una buona prova“.
Salvini prende le distanze dal Pd
Sulla posizione del segretario del Carroccio nei confronti di una possibile alleanza con il Partito Democratico non ci sono dubbi. “Deve essere chiaro a tutti – precisa Matteo Salvini – che l’unica alternativa al Pd è la Lega: agli alleati di Forza Italia deve essere chiaro una volta per tutti che siamo radicalmente alternativi alla sinistra”. Infine ha concluso così il suo intervento a Terni: “Lavoro per una soluzione di buon senso e normalità. Sono qui a parlare però di Terni e di lavoro. Qui avremo presto un sindaco che si batterà contro il malaffare e presto punteremo alla conquista della Regione”.