Tutta la città sta celebrando la vittoria. Roma è in febbre da Champions. Il traffico è impazzito. I clacson di migliaia e migliaia di tifosi assordano il Colosseo, viale Trastevere, piazza Venezia. James Pallotta rientra in hotel poco dopo mezzanotte, ma le grida lo acclamano in piazza del Popolo. I festeggiamenti sono al culmine. Il presidente si offre alla folla e si tuffa nella fontana dei Leoni.
“Gesto sconsiderato e assolutamente evitabile”. Sono dure le parole dell’associazione sul gesto di Pallotta. Peraltro, un’ordinanza comunale prevede multe da 500€ per chi si immerge nelle fontane storiche e monumentali di Roma. E non ci sarebbero motivi per non riservare al presidente lo stesso trattamento di tutti i turisti con il sogno di imitare Mastroianni e la Ekberg. Ma 500€, secondo il Codacons, sono pochini, per uno come James Pallotta. “Presenteremo oggi stesso un esposto al Comune e ai Vigili Urbani affinché elevino nei confronti di James Pallotta la sanzione prevista dalla legge vigente”, annunciano i vertici dell’associazione. E minacciano di denunciare (persino) la Municipale per omissione di atti d’ufficio se il presidente non dovesse essere sanzionato.
Pallotta si è già scusato per la sua ‘folle notte’. Ed è, addirittura, salito in Campidoglio per porgere le sue scuse a Virginia Raggi. L’incontro si è aperto (alle 15) con un simpatico siparietto. La famiglia della sindaca, infatti, tifa Lazio da generazioni. E Pallotta le ha chiesto di cambiare fede calcistica. “Sono 50 e 50”, ha risposto la Raggi sorridendo. E il presidente ha stupito tutti. La sindaca, la giunta e la città. La Raggi, incantata, riferisce: “Vuole donare 230mila euro per restaurare la fontana del Pantheon”. Il Codacons (ancora) tace.
Ma per il restauro di una fontana del Della Porta, Roma perdonerà certamente a Pallotta il suo eccesso di euforia.