Il fondo statunitense Elliott non molla la presa su Tim e aumenta il proprio potere di acquisto dell’8,8%. Dettaglio comunicato alla Sec (Securities and Exchange Commission), ossia la Consob americana.
La Banca Elliott ha fatto sapere anche che “in collaborazione con Jp Morgan sta arrotondando la posizione di azioni ordinarie Telecom Italia approssimativamente al 9%”, rispetto al 5,75% formalizzato. Inoltre, il fondo americano ha rivisto le sue opzioni di acquisto su Telecom, corrispondente a una partecipazione potenziale del 4,93%, in tal modo da portare il pacchetto totale al 13,73%.
Contromossa che arriva in seguito al consenso di Iss, il secondo dei tre grandi consulenti dei fondi nelle assemblee della società quotate, che si è schierato a favore del piano di Elliott per revocare sei consiglieri del gruppo Vivendi e nominare sei amministratori dello stesso fondo americano all’assemblea del 24 aprile. “Vivendi sembra essere ormai più un rischio che un asset per Tim”, afferma Iss. Numerosi cambi di management nell’assett di Tim ne hanno compromesso la stabilità. In più, il “presente conflitto d’interessi, e il fatto che una media company come azionista di controllo de facto, ha ristretto la rosa delle alternative strategiche di Tim, sono tutti fattori che ci portano a supportare le candidature di Elliott”, ha spiegato Iss.